Ticino e Grigioni

Tasso in discesa, l’inquilino bussa alla porta

La voce dei proprietari: “La legge non prevede automatismi, né al ribasso né al rialzo” - Quella degli affittuari: “È importante essere veloci e determinati”

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Tasso giù, e l'affitto?

Il Quotidiano 01.09.2025, 19:00

Di: Il Quotidiano/Crivelli/Spi 

L’abbassamento del tasso ipotecario di riferimento, annunciato lunedì dall’Ufficio federale delle abitazioni, è una misura che interessa inquilini e locatori. “È sicuramente una buona notizia - dice ai microfoni del Quotidiano Adriano Venuti, vicepresidente Associazione Svizzera degli Inquilini (ASI) -. Ma va presa con vigore, perché i proprietari non concedono mai d’ufficio la riduzione della pigione. L’inquilino deve farsi parte attiva, tramite una richiesta formale. Se la risposta non è soddisfacente si va all’ufficio di conciliazione, dove si trova sicuramente una soluzione”. Se il diritto c’è, la riduzione va concessa, dice Venuti.

“Tendenzialmente è una notizia positiva”, anche per Renata Galfetti, segretaria cantonale Camera Ticinese dell’Economia Fondiaria (CATEF): “Perché significa che sulla massa il costo del denaro scende e questo è vantaggioso”. Dal profilo locativo, aggiunge, “questo avvantaggia sicuramente gli inquilini”.

Il nuovo tasso ipotecario di riferimento, da oggi, martedì scenderà di 0,25 punti percentuali. La variazione, basata sul tasso medio dei crediti ipotecari concessi dalle banche, sulla carta offre una base per richiedere affitti ridotti del 2,91%. Un iter non automatico: “La legge non prevede automatismi, né al ribasso né al rialzo. Ci sono regole formali precise da seguire. Va inoltrata una domanda scritta con un preavviso adeguato, minimo tre mesi prima della scadenza del contratto. Il proprietario esamina la richiesta e se ci sono i presupposti dovrà concedere la riduzione”, spiega Galfetti.

Da parte sua, il vicepresidente dell’ASI ricorda che negli ultimi due anni il tasso è salito e “i proprietari hanno colto l’occasione per aumentare le pigioni”. Per aiutare gli inquilini, sul sito dell’associazione si trova un calcolatore dove inserire l’affitto attuale, il tasso ipotecario, l’inflazione...

La riduzione dell’affitto dipende da molti fattori. È importante sedersi al tavolo, e verificare i propri contratti. “Il tasso ipotecario - sottolinea Galfetti - è uno dei fattori e va fatto valere con il rincaro. Bisogna esaminare inoltre se ci sono stati dei lavori di miglioria che giustificano un aumento. Se poi il saldo fosse negativo il proprietario può verificare se lui ottenga un reddito esagerato o meno rispetto a quello che la legge prescrive. Bisogna ridurre la pigione se è eccessiva”.

“Ogni pigione pagata di più è una pigione abusiva”, ribadisce Venuti. “È molto difficile però controllarle e spesso gli inquilini hanno molta paura a chiedere. Per questo quando c’è una variazione del tasso di riferimento è importante essere veloci e determinati”.

Il tasso ipotecario di riferimento, creato per adeguare i canoni di locazione, è in costante diminuzione dal 2008.

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