Svizzera

L’altra faccia dell’aurora

Il fenomeno boreale, che ha colorato i cieli svizzeri nel weekend, nasce da una “tempesta solare estrema” che comporta seri rischi per le reti di comunicazione e navigazione

  • 12 maggio, 06:38
  • 12 maggio, 10:38
aurora boreale in svizzera

L'aurora boreale ha illuminato il cielo notturno sopra le montagne del passo Le Col des Mosses, in Svizzera la notte scorsa

Di: AFP/Natda

Questo fine settimana, un fenomeno straordinario ha catturato l’attenzione di astronomi e appassionati del cielo notturno in tutto il mondo. Una tempesta solare di intensità estrema, originata da una serie di eiezioni di massa dalla corona della nostra stella, ha colpito la Terra, dando vita a spettacolari aurore boreali. Le luci, generalmente visibili solo in prossimità dei poli, sono state osservate in luoghi insoliti come la Svizzera, l’Italia, la Francia e persino la Tasmania.

Le origini del fenomeno

L’evento è stato innescato da un’intensa attività solare, che ha comportato l’emissione di particelle cariche e fluttuazioni nei campi magnetici associati. Queste particelle, propagandosi nello spazio, hanno interagito con il campo magnetico terrestre al loro arrivo nell’atmosfera, generando così le aurore.

La tempesta è stata classificata di livello 5 dalla NOAA, l’Agencia americana per l’osservazione oceanica e atmosferica, il grado più alto nella scala di intensità utilizzata per questi eventi.

Effetti sulla tecnologia e sulla sicurezza

Nonostante la bellezza degli spettacoli celesti, la tempesta porta con sé potenziali rischi. Le particelle solari e i cambiamenti nei campi magnetici possono infatti interferire con i sistemi di comunicazione e navigazione. La NOAA ha rilevato irregolarità nella rete elettrica e degradazioni nei sistemi di comunicazione ad alta frequenza e GPS.

L’aviazione civile è stata avvertita di possibili disturbi, con l’FAA (Federal Aviation Administration) che ha consigliato di anticipare eventuali problemi.

Prospettive future

Questo evento segna la tempesta solare più intensa degli ultimi vent’anni, un fenomeno che rientra nel normale ciclo di attività del sole, che si ripete ogni 11 anni.

Gli scienziati continuano a monitorare l’attività solare per prevedere e mitigare gli effetti delle future tempeste, lavorando in stretto contatto con le agenzie spaziali e i gestori delle reti elettriche e di comunicazione per proteggere le infrastrutture vitali del nostro pianeta.

Consigli per gli osservatori

Al di là dei potenziali pericoli, l’aurora boreale è un’occasione unica per gli amanti del cielo. Gli esperti consigliano di cercare luoghi con poca illuminazione artificiale e un’ampia visuale verso il nord per godere al meglio dello spettacolo delle aurore.

Brent Gordon, capo della divisione dei servizi meteorologici spaziali della NOAA, suggerisce anche di utilizzare smartphone recenti per catturare immagini sorprendenti delle aurore, anche se non visibili ad occhio nudo.

Una notte di aurora e tempesta (solare)

Telegiornale 11.05.2024, 12:30

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