Il consigliere federale Guy Parmelin e la commissaria europea per le startup, la ricerca e l’innovazione, la bulgara Ekaterina Zaharieva, hanno firmato lunedì a Berna l’accordo grazie al quale la Svizzera sarà associata ai programmi dell’UE. Parte anticipata del pacchetto negoziato dalla Confederazione con Bruxelles, potrà essere applicato retroattivamente dall’inizio del 2025.
Si tratta in particolare del reintegro in Orizzonte Europa (Horizon Europe, incentrato su ricerca e innovazione), ma anche del programma di digitalizzazione per le imprese, l’amministrazione e i cittadini (Digital Europe) e di Euratom incentrato sulla ricerca in ambito nucleare.
Grazie all’associazione, oltre a prendere parte a pieno titolo ai bandi di Orizzonte Europa, a Euratom e a Europa Digitale, i ricercatori e gli innovatori operanti in Svizzera potranno dirigere e coordinare progetti. I costi di questi progetti saranno finanziati dalla Commissione europea tramite il contributo obbligatorio che la Svizzera verserà all’UE, precisa nel suo comunicato il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca.
Inoltre, la partecipazione all’infrastruttura di ricerca ITER (per lo sviluppo della fusione nucleare come forma di produzione energetica) dovrebbe essere possibile dal 2026, mentre nel 2027 sarà la volta di Erasmus + che, con i suoi 26 miliardi di euro di budget stanziati fino al 2027, promuove in particolare la mobilità nell’ambito degli studi superiori.
La partecipazione al programma EU4Health è legata invece all’entrata in vigore dell’accordo sulla sanità, anch’esso parte del pacchetto. Essa faciliterebbe la capacità di allarme rapido e la trasmissione di conoscenze in ambito sanitario.
L’accordo pone infine le basi per una possibile futura partecipazione ad altri programmi europei. Ad ogni generazione di programma la Svizzera può valutare quali sono i programmi aperti ai Paesi terzi a cui desidera associarsi.
Notiziario 16.00 del 10.11.2025










