Sulle strade nazionali svizzere il traffico è sempre più intenso: lo scorso anno sono state registrate 55’569 ore di coda complessive, pari a una crescita del 13,9%. È quanto emerge dal Rapporto sulla viabilità 2024 pubblicato martedì dall’Ufficio federale delle strade (USTRA).
Circa l’87% delle code è dovuto a situazioni di sovraccarico, mentre il 4% alla presenza di cantieri. Particolarmente colpite le regioni con un’intensa viabilità pendolare.
L’aumento delle ore di coda va di pari passo con l’incremento dell’utilizzo della rete, che è però cresciuto soltanto dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Questo dato, sottolinea l’USTRA, “evidenzia come la rete nazionale stia raggiungendo sempre più spesso i propri limiti di capacità”. Anche piccole interruzioni (per incidenti, veicoli in panne, effetto fisarmonica) “possono causare repentini incolonnamenti, riducendo ulteriormente la prevedibilità dei tempi di percorrenza”.
Sono diverse le strategie dell’USTRA per rendere più fluida la circolazione: da una parte si contano sistemi intelligenti di gestione del traffico (per esempio limiti di velocità dinamici e corsie dinamiche), dall’altra potenziamenti viari mirati (tra questi l’apertura della terza canna della galleria del Gubrist, nell’agglomerato di Zurigo, con cui le ore di coda verso Berna sono scese da circa 1’400 nel 2023 a circa 150 nel 2024).

Code fino a 20 km al San Gottardo
Telegiornale 07.06.2025, 20:00