La Svizzera non considera “un fallimento” la cancellazione all’ultimo momento della conferenza che era prevista per oggi, venerdì, a Ginevra, sull’applicazione del diritto internazionale umanitario nei territori palestinesi. Berna è pronta a rilanciare il processo, nel caso le Nazioni Unite ribadissero il mandato conferitole nel settembre dello scorso anno. Lo ha detto alla stampa l’ambasciatore Franz Perrez, incaricato dell’organizzazione dell’evento.
“La situazione è semplice: le posizioni dei partecipanti erano troppo lontane”, ha dichiarato Perrez, “ma non si tratta necessariamente di un fallimento della diplomazia”. Al momento di spedire gli inviti ai 196 firmatari, la Confederazione aveva ancora la sensazione che ci fosse un consenso sufficiente per arrivare a una dichiarazione finale. Ma questo consenso è poi evaporato: Israele e Stati Uniti avevano già annunciato il loro boicottaggio - Tel Aviv criticando Berna per essersi prestata a preparare un appuntamento che giudica “una piattaforma per attaccare lo Stato ebraico” - e anche i Paesi dell’Organizzazione della cooperazione islamica avevano annunciato di voler fare lo stesso se non fossero stati presi in considerazione i loro interessi.
“Abbiamo dovuto trovare un testo che soddisfacesse le posizioni di tutte le regioni e non solo di un gruppo di Stati”, ha detto Perrez, un’impresa che non è riuscita. Le consultazioni sul tema erano in corso da novembre. La conferenza era un incontro fra tecnici, senza partecipazioni ministeriali e senza la competenza per adottare decisioni vincolanti.
In una lettera alla Svizzera di fine settembre, i Paesi musulmani criticavano in particolare il fatto che nella bozza di testo conclusivo si chiedesse la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani, ma senza formulare la medesima esigenza per i prigionieri “detenuti illegalmente da Israele”, per i quali ci si limitava ad auspicare che la detenzione fosse “conforme al diritto”. I palestinesi chiedevano inoltre qualcosa di più della semplice riaffermazione dell’importanza del rispetto del diritto umanitario internazionale: un dispositivo concreto per ottenere l’applicazione della quarta Convenzione di Ginevra per la protezione dei civili.
Per Perrez, alcune proposte non rientravano nell’ambito di questa convenzione, altre non figuravano nel mandato conferito dall’Assemblea generale dell’ONU e altre dividevano le parti in causa.
Notiziario 08.00 del 07.03.2025 Il servizio di Aron Guidotti
RSI Info 07.03.2025, 12:00
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