Svizzera

La seconda lingua nazionale alle elementari va insegnata

Il Consiglio federale prepara una modifica di legge, nel caso fallisca il compromesso minacciato dalla decisione di alcuni cantoni di posticipare il francese

  • 19 settembre, 10:36
  • Ieri, 00:28
02:23

Il Governo difende il francese

Telegiornale 19.09.2025, 12:30

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Di: ATS/pon 

I Cantoni vanno obbligati a insegnare una seconda lingua nazionale alle scuole elementari. Lo ha deciso venerdì il Consiglio federale che ha incaricato il Dipartimento federale dell’interno di elaborare un progetto da porre in consultazione.

Il Governo, secondo quanto si legge in un comunicato, “esprime preoccupazione per le decisioni di alcuni Cantoni della Svizzera tedesca di rinviare l’insegnamento della seconda lingua nazionale alla scuola media”. Questi sviluppi “mettono a rischio il principio di armonizzazione della scuola obbligatoria e di conseguenza anche la coesione nazionale”.

L’obbligo dovrebbe scattare in caso di fallimento dell’attuale compromesso sulle lingue datato 2004, ovvero se esso non verrà più rispettato e se i Cantoni non riusciranno ad adattarlo senza compromettere l’apprendimento del secondo idioma nazionale.

Sono due le varianti ipotizzate: che l’attuale soluzione HarmoS sia sancita nella legge (insegnamento di due lingue straniere fin dalla scuola elementare, ovvero una lingua nazionale e l’inglese) oppure che sia definito uno standard minimo lasciando maggiore margine di manovra ai Cantoni, le cui competenze in ambito scolastico vanno rispettate.

Dietro la questione

L’orientamento annunciato ora dal Governo fa seguito alla decisione di importanti cantoni di differire dalle elementari alle medie lo studio della seconda lingua nazionale. A Zurigo una mozione in questo senso è stata approvata a inizio mese dal Parlamento cantonale, con la richiesta all’Esecutivo di adeguare le normative in materia entro due anni.

A San Gallo il Gran Consiglio ha accolto una mozione analoga mercoledì scorso: nel testo si sostiene che l’introduzione alle elementari di una seconda lingua nazionale implica un carico supplementare per gli scolari, senza vantaggi duraturi evidenti.

Da rilevare che l’apprendimento del francese alle elementari è messo in discussione anche in altri cantoni germanofoni, come Basilea Campagna e Turgovia. Sul tema la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider si era espressa dopo la decisione del Parlamento zurighese, sottolineando il rischio di “una erosione della coesione nazionale”.

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