A San Gallo il francese verrà insegnato solo a partire dalle scuole medie. Il Gran Consiglio ha accolto mercoledì una mozione congiunta di tutti e quattro i gruppi parlamentari (Centro-PEV, PLR, PS-Verdi-PVL e UDC) per posticipare lo studio della lingua. Nel testo si legge che l’introduzione di una seconda lingua nazionale alle scuole elementari comporta un carico supplementare per gli allievi, senza dei vantaggi duraturi evidenti.
Nella sessione del legislativo si è detto che a scuola andrebbero rafforzate le competenze fondamentali e che non si sta parlando di un’eliminazione delle ore di francese, bensì di un loro spostamento. Si sono levate anche voci critiche, in particolare relative al rischio di offendere i romandi ma alla fine la mozione è stata ampiamente approvata, con 88 voti a favore e 24 contrari. Ora il Consiglio di Stato dovrà elaborare un adeguamento della legge.
In marzo il parlamento di Appenzello Esterno aveva a sua volta deciso di ritardare l’insegnamento della lingua di Molière alle scuole medie. Il primo settembre è stato invece il Gran consiglio zurighese ad approvare la sua eliminazione dal programma delle scuole elementari. Anche Lucerna sta valutando questa possibilità.

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