Svizzera

L'affitto sedia abusivo

Previsti da inizio marzo controlli dai parrucchieri contro i falsi indipendenti

  • 23.02.2018, 08:59
  • 23.11.2024, 02:27
In Svizzera, proporzionalmente alla popolazione, i saloni sono il doppio rispetto a Francia a Germania

In Svizzera, proporzionalmente alla popolazione, i saloni sono il doppio rispetto a Francia a Germania

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Il nome è curioso: affitto sedia. Il fenomeno però preoccupa il settore dei parrucchieri. Con questo sistema il proprietario del salone scarica il rischio aziendale sul collaboratore. Invece di versare uno stipendio agli impiegati e incassare i soldi dai clienti, affitta le poltrone ai parrucchieri. Sta poi a loro trovare sufficiente clientela. Un fenomeno noto da tempo ma ora in forte crescita, conferma Davide Bianco, presidente della sezione ticinese dell'associazione di categoria “coiffureSUISSE”.

“L’affitto sedia non è né legale, né vietato”, spiega. “Ci sono varie restrizioni da seguire. Per esempio devono essere riconoscibili, all’interno del medesimo locale, due aziende distinte e separate, con differenze ben visibili ai clienti.”

Ma raramente è così, secondo Bianco. Verificare finora era difficile. Dal primo di marzo, con l’entrata in vigore del nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL), viene definita una lista di criteri per identificare i falsi indipendenti. La Commissione paritetica potrà quindi controllare e segnalare le infrazioni.

In Svizzera secondo “coiffureSUISSE” ci sono troppi saloni. Pro capite sono il doppio rispetto alla situazione in Germania o in Francia. Col salario minimo per non qualificati* e i controlli della Commissione paritetica il settore cerca di calmare il mercato, impedendo quella che definisce una "rovinosa battaglia dei prezzi".


Alan Crameri

01:27

RG 08.00 del 23.02.2018 Il servizio di Alan Crameri

RSI Info 23.02.2018, 09:00

* Col nuovo CCL, che il Consiglio federale ha dichiarato di obbligatorietà generale, si applica anche il nuovo salario minimo per parrucchieri senza diploma riconosciuto. Parte da 3'400 franchi, e raggiunge i 3'800 franchi dopo cinque anni d’esperienza. Con questa misura il settore vuole combattere il dumping salariale, bandendo gli stipendi più bassi diffusi soprattutto tra impiegati frontalieri o immigrati.

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RG 08.00 del 23.02.2018 Il servizio di Alan Crameri

RSI Info 23.02.2018, 09:00

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