Non convincono del tutto, e non solo per ragioni estetiche. I nuovi progetti delle nuove banconote svizzere, presentati dalla Banca Nazionale (BNS), hanno suscitato reazioni contrastanti fra gli esperti.
Tra questi il numismatico Olivier Chaponnière, che ha espresso un giudizio netto ai microfoni della RTS: “Più della metà delle serie sono poco attraenti in termini iconografici”. Solo due delle dodici proposte – gli elaborati K e L – si distinguono positivamente, secondo l’esperto.

L'elaborato K
Secondo Chaponnière, il problema principale, oltre al design troppo moderno, è l’assenza di riferimenti identitari: “Non mi sono ritrovato come svizzero nella grande maggioranza di queste serie”. Mancano figure storiche e allegoriche come Guglielmo Tell o Elvezia, che per decenni hanno caratterizzato la cartamoneta elvetica. “Si potrebbe tornare a personalità che sono già comparse sulle banconote 40, 50 o 60 anni or sono”.
È invece ben accolta l’idea di coinvolgere la popolazione attraverso un sondaggio. “È molto buona”, commenta Chaponnière. Il fatto che i cittadini possano partecipare, anche solo in parte, alla scelta finale — che spetterà comunque agli specialisti — è per lui “eccellente”.
Sul tema interviene anche la grafica zurigherse Manuela Pfrunder, autrice dell’attuale serie: “Una banconota deve essere neutra e allo stesso tempo trasmettere un messaggio chiaro”. Tra i progetti, apprezza l’elaborato G, con motivi circolari e immagini evocative come un’urna elettorale e uno sciatore. “L’obiettivo è che la popolazione sia orgogliosa delle banconote”.
Il vincitore del concorso, sul tema “La Svizzera, varietà in rilievo”, verrà annunciato nel 2026. Le nuove banconote entreranno in circolazione all’inizio degli anni 2030.

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Notiziario 13.08.2025, 12:00
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