Nonostante il prolungamento della conferenza ad un undicesimo giorno, deciso all’ultimo minuto dalla presidenza, sono fallite le trattative per un accordo internazionale in sede ONU sulla lotta all’inquinamento da materie plastiche.
I 185 paesi riuniti a Ginevra non sono riusciti a raggiungere un consenso. Presentata nella notte, l’ultima bozza di compromesso conteneva ancora più di un centinaio di punti da chiarire.
La questione principale sul tavolo delle discussioni era se imnporre un tetto alla produzione di nuova plastica oppure concentrarsi su miglioramenti qualitativi e riciclo, come vogliono molti paesi produttori di petrolio, che è un componente essenziale della produzione di plastica.
Svizzera delusa
“E’ un momento difficile”, ha detto il responsabile affari internazionali dell’Ufficio federale dell’ambiente Felix Wertli, che ha guidato la presenza svizzera alle trattative, manifestando la delusione della delegazione elvetica per la mancata intesa. “Abbiamo fatto dei passi in avanti”, e quindi nonostante il mancato accordo bisogna continuare con gli sforzi.
Mercoledi sera, per sostenere gli sforzi della delegazione, era giunto a Ginevra anche il consigliere federale Albert Rösti, partecipando ad una serie di incontri a livello politico. Rösti aveva definito inaccettabile l’idea di chiudere la conferenza senza una intesa.