Svizzera

"Le zone a 30 km/h restino un'eccezione"

Lo chiede l'Unione dei trasporti pubblici: promuovere la mobilità dolce può rendere i bus meno attrattivi e più costosi

  • 28.02.2023, 10:49
  • 20.11.2024, 11:51
Due realtà che possono entrare in conflitto

Due realtà che possono entrare in conflitto

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Di: ATS/pon 

Le misure di moderazione del traffico hanno conseguenze negative per i mezzi pubblici e aumentano i loro costi di investimento. L'Unione dei trasporti pubblici chiede in particolare in un comunicato diffuso martedì che le zone dove la velocità è limitata a 30 km/h (e regolate con precedenza da destra) restino un'eccezione. Rallentano infatti anche i bus, i cui tempi di percorrenza si allungano. Il servizio risulta quindi meno attrattivo per l'utente, oltre a poter essere garantito solo con più veicoli e conducenti e di conseguenza anche con maggiori costi.

Negli ultimi 20 anni la percentuale di svizzeri che vive in aree urbane ha toccato l'80%, rileva l'UTP, aggiungendo che le autorità stanno cercando di rendere le città più piacevoli e di promuovere la mobilità dolce. Obiettivi condivisibili, ma con riflessi negativi sul trasporto pubblico, che per garantire la puntualità ha bisogno di corsie di marcia sufficientemente larghe e senza dossi. Anche doverle condividere con le biciclette è un problema: rallenta il ritmo, stressa gli autisti e mette in pericolo i ciclisti stessi.

04:18

Notiziario 11.00 del 28.02.2023

Notiziario 28.02.2023, 11:10

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