La situazione a Brienz resta quanto mai precaria. Nonostante la frana attesa da settimane non si sia ancora verificata, piccoli crolli di roccia continuano ad alimentare l’incertezza. E così, sempre più abitanti sfollati e proprietari di case di vacanza stanno valutando seriamente il trasferimento definitivo altrove.
Tra loro ci sono anche Annemarie e Kurt Spring, che hanno lasciato il villaggio grigionese e ora vivono in una nuova abitazione. Per loro, tornare indietro non è un’opzione: “Non ce la farei più a vivere a Brienz. Questa minaccia costante, su più anni, senza riuscire a dormire… è tremendo”, racconta al Telegiornale Annemarie. Insieme al marito ha avviato la richiesta di indennizzo per la casa, con l’intenzione di poterne acquistare una nuova altrove. Tuttavia, la procedura si è rivelata complessa: l’abitazione si trova in un edificio condiviso e, per ottenere il risarcimento, è necessario che l’intero stabile venga demolito. Una condizione che richiede l’accordo unanime di tutti i proprietari.
Sopra Brienz incombono circa 600 mila metri cubi di materiale instabile, che potrebbero franare nelle prossime settimane, forse trascinando con sé altro terreno. Ma anche dopo questo evento, la zona non sarà al sicuro. “Per i prossimi 10-15 anni bisognerà mettere in conto evacuazioni più o meno lunghe e chi decide di restare dovrà convivere con questa incertezza”, avverte Urban Maissen, responsabile dell’Ufficio foreste e pericoli del Canton Grigioni.
Proprio per questo, cresce il numero di persone che si informano sulle modalità di trasferimento e sul sostegno previsto per chi decide di lasciare Brienz. La scadenza per presentare la richiesta è fissata alla fine di settembre. Una decisione difficile, ma per molti inevitabile.