Svizzera

Lotta al fumo passivo, Ginevra ha nel mirino anche i dehors

Una mozione approvata in Gran Consiglio chiede il divieto anche negli spazi esterni dei ristoranti durante i pasti; sarebbe il primo cantone a introdurlo – La situazione in Ticino e la severità di Milano

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RG 12.30 del 02.11.2025 - Il servizio di Lucia Mottini

RSI Info 02.11.2025, 13:12

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Di: Radiogiornale-Lucia Mottini-Umberto Gatti/dielle 

Ginevra vuole fare un passo in più nella lotta al fumo passivo: il Gran Consiglio chiede infatti con una mozione che venga proibito anche all’esterno dei ristoranti durante i pasti.

L’idea - lanciata da un deputato del Centro, medico di professione - mira a proteggere i bambini dal fumo passivo. Il dibattito in Parlamento ha visto solo il PLR opporsi compatto alla mozione, per difendere la libertà individuale e i ristoratori. La mozione è passata per 48 voti contro 39.

Una legge verrà elaborata rapidamente, ha promesso da parte sua il consigliere di Stato Pierre Maudet, responsabile della sanità. Ginevra potrebbe così diventare il primo cantone svizzero a proibire il fumo anche ai tavolini esterni dei ristoranti, all’ora dei pasti. Ginevra è già il cantone che limita maggiormente il fumo in Svizzera: dal 2023 è infatti proibito fumare anche alle fermate di bus e tram e nei parchi giochi, divieti che si aggiungono a quello nazionale nelle stazioni ferroviarie.

Ticino, da pioniere a cauto

In Ticino è invece notizia di tre giorni fa la proposta del Municipio di Bellinzona per una modifica del regolamento comunale in modo da vietare il fumo all’interno dei parchi giochi, dando così seguito ad una mozione approvata nel 2020 dal Consiglio comunale. E divieti di questo tipo per i parchi esistono già in diversi comuni ticinesi.

Per quanto riguarda i divieti in altri luoghi all’aperto anche a livello cantonale si era cercato di estenderli a più riprese, con diverse mozioni presentate dopo che nel 2007 il Ticino fu il primo cantone ad introdurre un divieto all’interno dei locali pubblici. Nel 2019 il Gran Consiglio ha però bocciato le ultime tre richieste in questo senso, che chiedevano di vietare il fumo nelle aree di gioco dedicate ai minori, all’entrate dei locali pubblici e alle fermate del trasporto pubblico.

Le mozioni sono state respinte ritenendo questi divieti eccessivamente restrittivi e non proporzionali e invitando i comuni eventualmente ad agire caso per caso. Si riteneva inoltre che non ci fossero sufficienti studi scientifici che dimostrassero che il fumo passivo all’aperto rappresentasse un vero pericolo per la salute.

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RG 12.30 del 02.11.2025 - La situazione in Ticino e l’esempio di Milano nel servizio di Umberto Gatti

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A Milano stop al fumo in strade e piazze

Le regole sono molto più stringenti in altri Paesi, basti pensare all’esempio della vicina Milano, dove dall’inizio di quest’anno non si può più fumare in strada.

In alcune aree della città, come parchi pubblici e fermate del trasporto pubblico questo divieto, legato ai prodotti del tabacco, era stato introdotto già dal 2021 ed è poi stato esteso dal 1° gennaio di quest’anno a tutti gli spazi aperti della città, includendo quindi le strade e le piazze. Sussiste però un’eccezione: se nel raggio di dieci metri attorno al fumatore non c’è nessuno allora ci si può accendere la sigaretta.

Il divieto al momento risulterebbe però ancora poco rispettato e poco sanzionato (sono previste delle multe per i trasgressori). Il comune milanese in questi primi mesi ha però dichiarato che l’obiettivo iniziale vuole essere quello della sensibilizzazione piuttosto che quello della repressione.

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