Maja Riniker sotto le bombe dei russi

La presidente del Consiglio nazionale, Maja Riniker (PLR/AG), ha dichiarato venerdì alla stampa di aver dovuto trascorrere due ore in un rifugio antiatomico durante il suo viaggio in Ucraina a causa degli attacchi dei droni russi. L’allarme è scattato mentre dormiva all’1.30 di venerdì notte.

L’argoviese si trovava nella città di Vinnytsia, nel centro del Paese, per l’ultima tappa della sua visita di tre giorni in Ucraina, ha spiegato in un’intervista trasmessa dai giornali del gruppo CH Media. Al viaggio ha partecipato anche il consigliere nazionale Laurent Wehrli (PLR/VD), presidente della commissione di politica estera del Consiglio nazionale.

Giovedì sera l’Ucraina ha subito un altro grave attacco aereo russo, che ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre 22, secondo i servizi di emergenza.

A riprova della recente intensificazione degli attacchi russi in Ucraina, giovedì una missione delle Nazioni Unite ha annunciato di aver contato, nel solo mese di giugno, il più alto numero di morti (232) e feriti (1’343) in tre anni, in una guerra che ha già causato decine di migliaia di vittime da entrambe le parti, compresi molti civili ucraini.

Maja Riniker afferma tuttavia di essersi sempre sentita al sicuro durante il suo viaggio, poiché la maggior parte degli incontri si svolge a due piani sottoterra. Sottolinea che questa situazione si protrae da quasi quattro anni per la popolazione civile. “È un peso enorme”, dice l’esponente del PLR.

Durante il viaggio, la presidente del Consiglio nazionale ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i membri del Parlamento del Paese. Ha inoltre visitato i progetti di aiuto finanziati dalla Svizzera, in particolare nella regione di Kharkiv. L’aiuto svizzero è molto visibile e apprezzato sul posto”, ha dichiarato. “La situazione è disastrosa, ma c’è molta energia. Mi ha toccato profondamente”.