A Roma ha preso il via giovedì la conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, in cui gli alleati vogliono ribadire il loro appoggio alla ripresa del paese. Questo incontro è il quarto che si sta tenendo sul tema; il primo si era svolto a Lugano.
L’obiettivo del vertice in corso è quello di raccogliere il maggior numero di fondi possibile, nell’ordine di miliardi di euro, per la ricostruzione del Paese. Inoltre, si vogliono stipulare degli accordi bilaterali tra l’Ucraina e i vari Paesi presenti all’incontro di Roma, assieme alle organizzazioni internazionali, per fare in modo che, nell’eventualità in cui dovessero cessare le ostilità, si potrebbero avere subito a disposizione fondi concreti da impiegare senza perdere ulteriore tempo.
Le ostilità sono però ancora in corso e gli attacchi da parte del Cremlino stanno aumentando. Per questo motivo Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, ha tenuto a sottolineare che il sostegno economico è importante, ma anche l’appoggio militare rimane fondamentale, poiché il suo Paese necessita di aiuto per la fabbricazione di droni e per la difesa aerea. Parallelamente alla Conferenza di Roma si sta tenendo a Londra il vertice dei volenterosi, a cui parteciperanno Stati come Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia, per garantire la difesa militare dell’Ucraina.
Nella capitale italiana è presente anche una delegazione svizzera ed è prevista la sottoscrizione di un documento importante sia per la Confederazione sia per l’Ucraina. Si tratta di una collaborazione per favorire l’operatività delle aziende private in Ucraina, poiché allo stato attuale possono operarvi solo le imprese private che sono già presenti sul territorio. Con la firma di questo accordo si crea quindi una base legale per permettere anche ad aziende svizzere, le quali non hanno una sede in Ucraina, di operare nel Paese. Il documento, la cui firma è prevista nel pomeriggio, in seguito dovrà essere approvato anche dal Parlamento.