Svizzera

Nelle città svizzere si parla sempre più l’inglese

Il posto sul podio dell’italiano è ormai minacciato - Nei 170 centri presi in considerazione nell’ultimo annuario, aumentano l’età media, gli stranieri e le persone senza religione

  • 23 aprile, 16:38
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Kreuzlingen in una foto d'archivio: è la città con la più alta quota di stranieri

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Di: pon

L’inglese che minaccia l’italiano fra le lingue più parlate, l’aumento della popolazione straniera e di quanti non si riconoscono in alcuna confessione: sono queste le principali tendenze che si riscontrano nell’edizione 2024 (l’85ma) dell’Annuario statistico delle città svizzere. Le informazioni sull’appartenenza religiosa e sulle lingue sono presentate per la prima volta in modo dettagliato e cambia la definizione di cosa debba essere considerata una città. Per l’Ufficio federale di statistica - in base a densità abitativa, di posti di lavoro e anche di turisti - sono 162, ma nello studio sono state considerate pure altre otto località, come Morat e Arosa.

In questi 170 centri vive la metà della popolazione elvetica, una quota che sale ai tre quarti se si considera l’insieme degli agglomerati. Il dato - se si eccettua una pausa negli anni ‘80 - è in costante crescita, negli anni ‘40 del secolo scorso era urbano solo il 7,5% degli abitanti della Confederazione. Nelle città gli stranieri rappresentano il 32% della popolazione, a fronte di una media nazionale del 26%. Sono al di sopra soprattutto i centri romandi, anche se il primato spetta a Kreuzlingen, proprio sulla frontiera con la Germania, con il 56,3%.

Per quanto riguarda gli idiomi parlati, le lingue nazionali non cessano di perdere importanza. Il tedesco è la lingua principale per il 59,5% di quanti vivono in città, il francese del 22,8% e l’italiano dell’8,7%. Al di fuori della località ticinesi prese in considerazione (Chiasso, Mendrisio che è la più italofona di tutte, Lugano, Locarno, Bellinzona), è Sankt Moritz a presentare la quota più alta (il 30,5%). L’inglese - in crescita - minaccia però ormai da molto vicino la lingua di Dante e con l’8,1% si avvicina al podio. I picchi più alti si riscontrano a Ginevra e Zurigo e dintorni. Il romancio non supera mai il 6,4% registrato a Coira. Quasi una persona su quattro (il 23,1% per la precisione), parla un idioma diverso da quelli nazionali e dall’inglese.

La secolarizzazione della popolazione è un fenomeno costante dal 2000 e si riscontra sempre più in ambito urbano. Uno su tre non si riconosce in nessuna comunità religiosa, la tendenza al ribasso si fa soprattutto a scapito degli evangelici riformati. Nel contempo, crescono i musulmani, il 7% in media ma il 21,9% a Spreitenbach in Argovia.

Un ultimo dato relativo all’età: l’invecchiamento - e quindi la sempre più ridotta proporzione di giovani - è un fenomeno che tocca tutto il Paese. I ragazzi fino a 19 anni nelle città - il 19,1% - rientrano ormai quasi nella media svizzera (19,9%) dopo essere stati per molti anni ben al di sotto. Sono al di sopra grossi centri degli agglomerati di Ginevra, Zurigo, Basilea e Berna, con Versoix al primo posto (25,8%). All’opposto, tutte le città ticinesi figurano fra quelle con la quota più alta di pensionati, oltre il 20%. Chiasso, con il 27,7%, è al secondo posto in Svizzera dietro soltanto ad Arlesheim.

RG 12.30 del 23.04.2024 La diretta di Alan Crameri

RSI Svizzera 23.04.2024, 16:12

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