Hanno portato a termine tra il 2016 e lo scorso aprile sei rapine in Svizzera, Austria e Danimarca per un ammontare complessivo – tra bottino e danni – di circa 7 milioni di euro, tentando poi di mettere a segno un settimo colpo: ora però, grazie ad un’operazione congiunta delle autorità di Berna, Vienna e Copenaghen, 8 membri delle famigerate Pink Panther, l’organizzazione criminale balcanica specializzata nelle rapine alle gioiellerie, sono finiti in manette negli ultimi mesi; uno è già stato condannato, mentre i rimanenti sono in detenzione preventiva.
Lo ha reso noto lunedì, il Ministero dell’interno austriaco, stilando un bilancio dell’inchiesta internazionale. I rapinatori finiti in carcere, è stato precisato, sono di nazionalità serba e montenegrina.
Loro anche il colpo a Samnaun
Le rapine sono state compiute a Copenaghen, nelle località austriache di Klagenfurt, Linz, Amstetten, Innsbruck e Kitzbühel, nonché nei Grigioni, dove lo scorso 3 aprile a Samnaun la banda ha svaligiato una gioielleria sottraendo preziosi e causando danni per oltre 3 milioni di franchi. Quattro dei cinque presunti autori sono però stati arrestati già il giorno seguente dalla polizia retica. Uno di loro aveva già partecipato a un’azione criminale in Austria, ad Amstetten.
ATS/ludoC