Nel 2024, i centri di aiuto alle vittime di reati contro l’integrità fisica in Svizzera hanno registrato 51’547 consultazioni, segnando un incremento del 5% rispetto all’anno precedente. È la prima volta che il numero di consultazioni supera la soglia dei 50’000 in un anno, come riportato martedì in un comunicato dall’Ufficio federale di statistica (UST).
Circa tre quarti delle richieste di assistenza provenivano da donne, vittime o familiari delle vittime. Il 18% delle vittime era minorenne al momento della consultazione, mentre poco meno della metà era di nazionalità svizzera.
Nel 71% dei casi, la vittima conosceva il presunto autore del reato, che nell’78% delle situazioni era di sesso maschile. In quasi quattro consultazioni su dieci, l’autore era il partner o l’ex partner della vittima.
Le consultazioni riguardavano principalmente lesioni fisiche o aggressioni (46%), estorsioni o ricatti e minacce o coercizione (un terzo), e reati contro l’integrità sessuale (30%). L’UST precisa che una consultazione può essere associata a più reati.
Delle 1’098 richieste di risarcimento o riparazione morale presentate, il 71% è stato accolto. I cantoni hanno erogato complessivamente 1,2 milioni di franchi svizzeri come risarcimento, mentre il totale per la riparazione morale è ammontato a 5,3 milioni di franchi, con un aumento dell’8,5% rispetto al 2023.
In Ticino le consulenze sono state 660, contro le 671 dell’anno precedente. Nei Grigioni invece si è passati da 869 nel 2023 a 829 l’anno scorso. Il cantone con in assoluto più richieste è stato Zurigo, con 14’284. Obvaldo si è fermato dal canto suo a 63.

Minori vittime di abusi, l'importanza della presa a carico
Il Quotidiano 07.06.2025, 19:00