La stampa romanda punta lunedì all’unanimità il dito contro il Röstigraben tra la Romandia e il resto della Confederazione dopo il massiccio “no” delle urne alle due cosiddette iniziative agricole. Le due iniziative sono infatti state accettate da 4 cantoni della svizzera francese.
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https://www.rsi.ch/info/dossier/votazioni-federali/Sovranit%C3%A0-alimentare--701617.html
“L’opinione dei romandi è stata schiacciata dalla maggioranza germanofona”, scrive Le Quotidien Jurassien. La Liberté titola invece: “La barriera dei rösti inghiotte le due iniziative alimentari” e commenta che i germanofoni “rifiutano chiunque cerchi di decidere il loro menu”.
Le testate svizzero tedesche parlano piuttosto di un rifiuto dell’isolamento e di una nuova intromissione dello Stato nel settore. “La guerra dei contadini deve ancora iniziare”, titola il Blick, secondo cui il “no” alle due iniziative porterà a una maggiore apertura del mercato elvetico con un aumento delle importazioni di prodotti alimentari e una conseguente pressione sui contadini. L’Aargauer Zeitung ritiene che l’agricoltura resterà al centro del dibattito politico e scrive: “Adesso inizia la battaglia contro i pesticidi”.
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https://www.rsi.ch/info/dossier/votazioni-federali/Alimenti-equi--701616.html
"Ora occorre inserire una marcia in più" commenta la Neue Zürcher Zeitung riguardo al decreto sulle vie ciclabili, approvato domenica dal popolo. I cantoni e le città, che finora hanno fatto poco per la bicicletta, dovranno ora impegnarsi maggiormente e riconoscere gli indiscutibili vantaggi del mezzo per il bene di tutto il sistema dei trasporti, scrive il quotidiano.