Spray e furti, tecnica nota

Usare lo spray urticante come arma ma anche come diversivo per creare scompiglio in un locale e permettere ad una o più persone di compiere furti: è una delle ipotesi su cui lavorano gli inquirenti all'indomani dei fatti di Corinaldo (vd. correlati). E la tattica dello spray al pepe è già stata applicata anche a concerti e openair in Svizzera, ma si è diffusa soprattutto alla streetparade di Zurigo dove è stata usata la prima volta in modo sistematico dall'edizione del 2016. Lo ricorda oggi (domenica) il Sonntagsblick, sottolineando che ad impiegarla erano soprattutto bande venute dall'Italia.

Tra le vittime c'erano soprattutto donne alle quali venivano strappate le collane. Le persone fermate dalla polizia zurighese per attacchi di questo tipo erano 13 nel 2016 e 50 nel 2017. Lo scorso maggio sono stati condannati cinque membri di una banda di scippatori di origini marocchine. Il gruppo era arrivato a Zurigo la sera prima della Streetparade del 2017 con un bus proveniente da Genova. L'intento sarebbe stato quello di derubare i partecipanti all'evento e il piano prevedeva anche l'uso di spray al pepe. Dopo aver rubato cinque collane, sono stati fermati dalla polizia.

E anche in Ticino si sono verificati casi di spruzzo di sostante urticanti in locali, come ad esempio lo scorso ottobre alla discoteca Be Lugano o un anno fa al Vanilla di Riazzino. In quest'ultimo caso durante un concerto è stato spruzzato uno spray all'interno del locale: approfittando del panico scatenato, qualcuno ha poi strappato le collane a tre persone.