Affluenza record sullo Jungfraujoch, luogo faro delle Alpi bernesi: nel primo semestre 472’700 persone sono state trasportate con la ferrovia di montagna verso la stazione a quota 3’454 metri, che è la più alta del continente.
“Mai prima d’ora nella prima parte dell’anno erano arrivati così tanti ospiti”, ha affermato in una conferenza stampa a Interlaken Oliver Hammel, che da metà giugno ha assunto la presidenza della direzione di Jungfraubahn Holding, la società bernese che gestisce la linea in questione e diversi impianti di risalita nella regione.
In un momento in cui anche in Svizzera si levano sempre più voci che criticano quello che taluni vedono come un sovraffollamento turistico - vedasi ad esempio il caso del servizio qui sotto capitato nell’Appenzello Interno - la ripresa dopo la pandemia del luogo commercializzato con l’espressione “Top of Europe” è quindi proseguita a spron battuto. In confronto allo stesso periodo del 2024 la crescita dei visitatori è stata del 2,6%, mentre in rapporto al 2019 si registra un +0,4%. Allo stesso tempo l’azienda è riuscita ad aumentare la spesa media per viaggiatore: i clienti hanno pagato in media 187 franchi, di cui 126 solo per il viaggio in treno.

L'overtourism in Appenzello Interno
Telegiornale 28.08.2025, 12:30
Tutto questo si è tradotto per l’impresa in un sensibile aumento del fatturato complessivo, salito del 5,7% a 149,9 milioni, e in un utile netto da primato: 37,0 milioni, il 7,2% in più dei corrispondenti mesi dell’anno scorso.
Gli investitori si fregano le mani: oggi pomeriggio alla borsa di Zurigo il titolo della società - nata, nella sua struttura odierna, nel 1994 e quotata dal 1996 - era in rialzo del 4%. Dall’inizio di gennaio ha guadagnato il 16%.