I semafori con il conto alla rovescia sono diffusi in varie parti del mondo. Alcuni indicano al pedone il tempo che ha a disposizione per attraversare la strada prima che scatti il rosso, altri indicano invece quanto tempo il pedone deve ancora attendere sul marciapiede prima che scatti il verde. In Svizzera i semafori con il countdown non esistono ancora, ma la città di Berna ha dato il via a un test proprio in questi giorni.
Aspettare che il semaforo diventi verde. A volte può essere snervante, soprattutto per chi ha fretta e non sa quanto durerà ancora l'attesa. Il passaggio pedonale davanti alla stazione di Berna è utilizzato ogni giorno da 30mila pedoni. Chi perde la pazienza e si azzarda ad attraversare con il rosso rischia parecchio. Invece, grazie al semaforo speciale con conto alla rovescia, i pedoni sanno subito quando arriverà il loro turno.
"Lo scopo è aumentare la sicurezza. Vogliamo che ci sia meno gente che attraversa con il rosso", spiega Karl Vogel, responsabile della pianificazione del traffico della città di Berna. Ci si basa su studi effettuati all'estero. "Le ricerche indicano che così gli attraversamenti con il rosso diminuiscono del 30-40%".
Una proposta di introdurre, a livello nazionale, i semafori con countdown era fallita nel 2017. A differenza di Berna, altre città come Zurigo, non mostrano grande interesse. "A Zurigo i trasporti pubblici hanno la priorità. I pedoni devono attendere se arriva un bus. Un countdown sarebbe complicato. Supponiamo che il countdown per i pedoni segni cinque secondi, ma poi si avvicina un bus, a quel punto il countdown dovrebbe tornare a venti secondi. I pedoni si arrabbierebbero", spiega Nadja Haberli, portavoce della sezione del traffico della città di Zurigo.
Anche a Berna i mezzi pubblici hanno la priorità. Ma la città ha trovato una soluzione. Quello che sul timer sembra un minuto, in realtà non lo è. "Il nostro countdown varia con il flusso del traffico. Il tempo viene accorciato o dilatato in base all'arrivo dei mezzi pubblici. Grazie al sistema con i puntini (e non con i secondi) i pedoni non se ne accorgono", dice Karl Vogel. Insomma a Berna il tempo è relativo. Se si avvicina un bus, il countdown rallenta e poi accelera quando il bus è passato. Per ora un progetto pilota, il conto alla rovescia, qui, viene testato per tre ore al giorno. Secondo più, secondo meno.