In Svizzera le infrastrutture di trasporto devono stare al passo con i tempi. Con quali priorità? La Confederazione lo deciderà sulla base di un rapporto del Politecnico federale di Zurigo, che permetterà di stabilire quali progetti dovranno essere realizzati in via prioritaria nei prossimi vent’anni, ossia entro il 2045, come si legge in una nota diffusa giovedì.
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L’ampliamento delle infrastrutture di trasporto pone tuttavia la Confederazione di fronte a diverse sfide: nel settore ferroviario i progetti sinora pianificati comporteranno costi aggiuntivi per circa 14 miliardi di franchi, a meno che Berna non intervenga con misure adeguate, mentre per quanto riguarda le strade va ricordato che nel novembre del 2024 il popolo ha respinto alle urne l’ultima fase di potenziamento.
Sulla base del rapporto - che lo scorso gennaio era stato commissionato dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) - il Consiglio federale ha ora stabilito le prossime fasi per il potenziamento della rete ferroviaria e stradale, e del programma Traffico d’agglomerato. La prima prevede, entro la fine di gennaio 2026, la presentazione dei progetti prioritari da parte del DATEC.
Si parla poi di finanziamenti. Per l’infrastruttura ferroviaria, il DATEC dovrà elaborare una variante che preveda entrate aggiuntive (con misure che, lo auspica l’Esecutivo federale, siano compatibili con il pacchetto di sgravio 27 e con il freno all’indebitamento). Per le strade e il programma Traffico d’agglomerato, si presuppone il mantenimento delle condizioni finanziarie quadro esistenti.
Le fasi di ampliamento saranno dunque riunite in un unico progetto da porre in consultazione. Questo con l’obiettivo di rendere chiaro che la pianificazione sarà globale e terrà conto dei vari vettori di trasporto.
Sarà inoltre mantenuta l’attuale prassi di un ampliamento scaglionato “nella misura in cui ciò sia ragionevole”, spiega il Consiglio federale. Sarà quindi chiesta una fase di ampliamento 2027 per strade e ferrovia, e per i contributi al programma Traffico d’agglomerato. Allo stesso tempo, sarà gettato uno sguardo sulle successive fasi per il 2031 e il 2035. Nel frattempo, il DATEC è stato incaricato di presentare al Consiglio federale il progetto per la consultazione entro la fine di giugno 2026.
I progetti prioritari per il Ticino
Le priorità ticinesi? La perizia del Politecnico federale di Zurigo parla di interventi alla stazione ferroviaria di Lugano, del collegamento A2-A13 (Bellinzona-Locarno) e dell’ampliamento dell’A2 fra Lugano e Mendrisio.
La perizia ritiene, inoltre, che con la realizzazione di Alptransit in Ticino siano statti notevoli progressi. Tra l’altro, il collegamento diretto fra Lugano e Locarno attraverso la galleria di base del Ceneri ha rappresentato una svolta nel trasporto regionale.
La prosecuzione del progetto Alptransit a sud di Lugano non rientra però nelle pianificazioni quindi si presume che per i prossimi decenni su questa tratta rimarrà in funzione l’attuale infrastruttura.
Notiziario delle 15.00 del 09.10.2025

Strade e ferrovie, ETH incaricato di fissare delle priorità
Telegiornale 28.01.2025, 20:00

Quanto è solido il sistema dei trasporti svizzero?
Telegiornale 29.08.2023, 20:00