Il Consiglio nazionale ha dato il via libera definitivo a un credito di 3,525 miliardi di franchi per il traffico regionale viaggiatori (TRV) nel periodo 2026-2028. La decisione, che si allinea a quanto già stabilito dal Consiglio degli Stati, prevede un aumento di 160 milioni rispetto alla proposta iniziale del governo.
La proposta di stralciare il supplemento, avanzata da Thomas Hurter (UDC/SH), è stata respinta con 112 voti contro 76 e 4 astenuti. Bruno Storni (PS/TI) ha sottolineato l’importanza di questi fondi per mantenere la curva di crescita del trasporto pubblico.
Il TRV, che comprende l’offerta di treni e autobus regionali (non a lunga percorrenza, né i trasporti urbani) e singoli collegamenti con impianti a fune e battelli, viene utilizzato da circa 2,5 milioni di persone al giorno. I circa tre miliardi e mezzo di franchi servono per indennizzare i costi d’esercizio, l’ampliamento dell’offerta, gli investimenti in veicoli elettrici, la manutenzione e l’innovazione nel settore. I ricavi da biglietti e abbonamenti attualmente coprono solo circa la metà dei costi; Confederazione e Cantoni si fanno quindi carico del restante.
Nel suo messaggio, il governo aveva chiesto 3,365 miliardi. Tale importo teneva conto di una riduzione del livello dei fondi federali destinati al trasporto regionale dal 2027 in linea con il pacchetto di sgravio del Consiglio federale. La proposta prevedeva che, a partire da quell’anno, i costi non coperti pianificati venissero ridotti del 5%.
Gli Stati avevano però aumentato tale somma di 160 milioni temendo tagli all’offerta, soprattutto nelle regioni periferiche. In prima lettura il Nazionale aveva respinto l’aumento.

Nazionale meno propenso a finanziare i trasporti pubblici regionali
Telegiornale 03.12.2025, 12:30







