Dodici banche, tra le quali anche UBS e Credit Suisse, hanno accettato negli Stati Uniti di versare quasi un miliardo e 900 milioni di dollari, al fine di chiudere la pendenza sorta con un gruppo di investitori che le accusavano di concorrenza sleale sul mercato dei prodotti derivati.
Lo ha annunciato venerdì a New York un legale dei querelanti. L'intesa consente a tutti questi istituti di evitare un processo. La denuncia collettiva era stata presentata da una cordata, capitanata da un fondo pensioni di Cleveland.
Fra le banche coinvolte, oltre alle due maggiori elvetiche, figurano anche Citigroup, Bank of America, Barclays, HSBC, BNP Paribas e Deutsche Bank.
ATS/ARi