Un bagno in acqua è sempre più invitante con il caldo estivo sempre più intenso. Una fonte di refrigerio che presenta però dei rischi: ogni anno in Svizzera affogano in media 45 persone. Se la maggior parte degli incidenti avviene nei laghi e nei fiumi, ance le piscine non sono prive di pericoli.
Per evitare gli annegamenti in vasca, a Rotkreuz, nel canton Zugo, si sta sperimentando una soluzione tecnologica. Si tratta di un braccialetto che fa scattare un allarme se chi lo indossa resta immobile sott’acqua per più di 15 secondi a almeno mezzo metro di profondità. Una soluzione che dà ai bagnini qualche secondo in più, molto prezioso per salvare una persona in difficoltà.
Per il progetto pilota vengono impiegati 100 braccialetti, soprattutto per i bambini, dato che i genitori i distraggono più facilmente con tablet e smartphone. Un problema messo in evidenza dai bagnini di Rotkreuz.
Una possibilità accolta in modo positivo non solo dai bagnini, ma anche dalla Società svizzera di salvataggio, che mette però in guardia da un falso senso di sicurezza. Il sistema non è infatti ancora pronto per le piscine molto grandi, dove ci vuole del tempo per individuare la persona in difficoltà. E in ogni caso non può sostituire l’occhio attento del bagnino.