Svizzera

Contante nella Costituzione, via libera al controprogetto

Luce verde definitivo dal Consiglio nazionale - Una mossa motivata anche dal recente sondaggio della BNS che ha confermato il sostegno popolare al mantenimento del denaro fisico

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La carta resiste all'onda dei pagamenti elettronici

  • Keystone
Di: ATS/Spi 

Il Consiglio nazionale ha dato lunedì il via libera definitivo al controprogetto diretto all’iniziativa popolare “Il denaro contante è libertà”. La proposta prevede di iscrivere nella Costituzione federale il mantenimento di monete e banconote, nonché il franco come valuta nazionale.

Con questa decisione, il Parlamento ha appianato l’ultima divergenza tra le due Camere. Il Consiglio degli Stati aveva optato per il termine “franco” anziché “franco svizzero”, come inizialmente proposto dal Nazionale. Thomas Burgherr (UDC/AG), portavoce della commissione, ha spiegato che l’amministrazione ha chiarito come “franco” sia la formulazione più appropriata, essendo quella riportata sulle banconote.

L’iniziativa popolare, lanciata dal Movimento svizzero per la libertà, chiedeva di modificare l’articolo 99 della Costituzione per garantire la disponibilità del contante e sottoporre al voto popolare un’eventuale sostituzione del franco. I promotori temono l’abolizione del denaro contante e le possibili restrizioni alla privacy che ne deriverebbero. La raccomandazione di voto negativa all’iniziativa era già stata decisa dai due rami del Parlamento, in marzo e in giugno.

Il controprogetto del Consiglio federale e del Parlamento mira a elevare a rango costituzionale le attuali disposizioni di legge sull’approvvigionamento di denaro contante e sul franco come valuta svizzera. Questa mossa è stata motivata anche dall’ultimo sondaggio della Banca nazionale svizzera (BNS) dell’inverno 2024, che ha rivelato come il 95% degli interpellati rimanga affezionato al contante come mezzo di pagamento, nonostante il crescente utilizzo dei canali digitali.

La ministra delle finanze Karin Keller-Sutter aveva sottolineato in giugno al Consiglio degli Stati che “il denaro contante è un desiderio di molti, anche se i pagamenti elettronici sono sempre più diffusi”. Ha inoltre precisato che il Consiglio federale sta valutando l’introduzione di un obbligo per le aziende di trasporto pubblico di accettare i contanti.

Le nuove disposizioni, come chiarito durante i dibattiti parlamentari, non introducono un vero e proprio obbligo generalizzato di accettare il contante.

Con l’approvazione del controprogetto da parte di entrambe le Camere, il dossier è ora pronto per le votazioni finali. Il Parlamento spera che questa mossa possa convincere il comitato d’iniziativa a ritirare il proprio testo.

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Telegiornale 08.09.2025, 12:30

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