Meno disinvoltura nel creare nuove segreterie di Stato. È la richiesta della delegazione parlamentare delle finanze, che bacchetta la ministra della difesa Viola Amherd, che l’anno scorso si è spesa per la nascita della Segreteria di Stato della politica di sicurezza. Al contempo la delegazione si dice preoccupata per i gravi problemi finanziari della Confederazione e si augura un tempestivo cambio di rotta.
La Segreteria di Stato della politica di sicurezza è attiva da quasi tre mesi. Ma c’è chi non l’ha mai vista di buon occhio, come Peter Hegglin, consigliere agli Stati del Centro e presidente della delegazione delle finanze del Parlamento: “L’Amministrazione federale è suddivisa in dipartimenti e uffici federali. E nella maggior parte dei casi vengono create nuove segreterie di Stato quando si tratta di comunicare o negoziare con altri Stati. Vale a dire che competenza e responsabilità sono a un livello più alto, e di riflesso i costi”.
In ogni caso - rileva Hegglin - non è la prima volta che la delegazione fa questa richiesta, che risale in realtà a diversi anni fa. Per il momento, il Consiglio federale non si è ancora espresso. La delegazione gli chiede in ogni caso di esporre perché altre opzioni che non siano la creazione di una segreteria di Stato vengano scartate tanto spesso.
Quanto alla situazione generale, tra i lasciti del Covid, le tensioni a livello di approvvigionamento energetico e la crisi bancaria, è difficile essere ottimisti. “Spero che torni la normalità. La popolazione comincia a credere che per qualsiasi cosa ci siano soldi a sufficienza o in eccesso. Non è così! I problemi finanziari a livello federali sono importanti. Le cose devono cambiare”, sottolinea il consigliere zughese. L’augurio è quindi che il 2024 prosegua senza ulteriori emergenze.
Il risanamento delle finanze federali preoccupa anche in Ticino
Il Quotidiano 07.02.2024, 19:00