A Zurigo è in fase di realizzazione una delle principali opere di protezione dai pericoli naturali: un tunnel che, in caso di alluvione, dovrebbe deviare l’acqua dal fiume Sihl all’altezza di Langnau am Albis, ad una decina di chilometri a monte di Zurigo, e portarla direttamente nel lago, evitando così di inondare la città.
Oggi la Sihl scorre tranquilla attraverso Zurigo. Ma se dovesse superare gli argini, andrebbe a inondare la stazione centrale di Zurigo e il centro città. I danni sarebbero ingenti. Una simulazione effettuata dal cantone mostra i quartieri che finirebbero sott’acqua. Un’alluvione simile comporterebbe dei costi superiori ai 6 miliardi di franchi.
Se venisse colpita la stazione di Zurigo, ci sarebbero conseguenze per tutto il Paese. E se si pensa che nei sotterranei ci sono moltissimi centri di calcolo o server informatici, si capisce che il danno sarebbe molto grave. L’alluvione del 2005 è stata un campanello d’allarme, allora abbiamo sfiorato una vera catastrofe. Questo grande cantiere dovrebbe permettere di evitare il peggio.
Un enorme tubo di scarico lungo 2 chilometri, che collega la Sihl al lago di Zurigo, senza passare per la città. Con i suoi 6 metri e mezzo di diametro, questo tunnel sarà in grado di assorbire l’acqua che la Sihl porta in eccesso durante una piena straordinaria. Una di quelle che statisticamente succedono ogni 500 anni. Il nuovo tunnel sarà spesso vuoto, vi entrerà dell’acqua solo nel caso di piene di media importanza, all’incirca ogni 8 anni. “Se si calcola il danno possibile per Zurigo non è assolutamente un lusso. Il rapporto costi-benefici è imbattibile. È importante costurire un’opera simile in tempo. Se la usiamo ogni 8 anni, così sia. Se servirà più spesso, noi saremo pronti”, spiega Adrian Stucki, responsabile del progetto.
I lavori termineranno nel 2026. Con la speranza che fino ad allora, la Sihl continui a scorrere tranquilla, come oggi.