Violenze sugli anziani, i numeri fanno paura

In Svizzera la violenza sugli anziani è un problema sociale diffuso, ma sommerso. E ora il Parlamento federale chiede al governo di attivarsi per affrontarlo con maggiore incisività. Dopo la Camera del popolo, oggi anche quella dei cantoni ha infatti approvato una mozione per l’attuazione di un programma nazionale di prevenzione.

Ogni giorno numerosi anziani subiscono violenze e maltrattamenti, ma non esistono statistiche, solo stime. Secondo un rapporto del 2020 del Consiglio federale, fra le 300’000 e le 500’000 persone dai sessant’anni in su, subiscono almeno una forma di maltrattamento all’anno. Sia in ambito famigliare/domestico che istituzionale /di cura. E le persone più esposte sono quelle fortemente dipendenti da assistenza e cure.

La violenza ha diverse forme, può essere fisica, psicologica, sessuale. Si parla inoltre di sfruttamento finanziario, negligenza, somministrazione eccessiva di farmaci.

Il Centro di competenza nazionale “Vecchiaia senza violenza” mette in rete le organizzazioni attive nel settore e offre ascolto e consulenza. L’anno scorso circa 360 persone hanno bussato alla sua porta in cerca di aiuto. Dal suo osservatorio il Centro rileva che nel 40% dei casi il tipo di violenza subita è psicologica, nel 30% fisica e nel 17% economica.

Non sempre chi maltratta lo fa intenzionalmente. Spesso famigliari e personale curante sono sotto pressione e sovraffaticati. E raramente chi subisce violenze lancia l’allarme. Per vergogna o per timore delle conseguenze, ad esempio il trasferimento in casa anziani.