Le iscrizioni “Zum Mohrenkopf” e “Zum Mohrentanz”, presenti su due edifici storici nel centro di Zurigo, potranno essere coperte. Lo ha stabilito il Tribunale federale, che ha respinto il ricorso della sezione zurighese di Patrimonio svizzero (Heimatschutz).
Le autorità comunali avevano optato per una copertura reversibile, ritenendo i termini, riferiti appunto ai “mori”, problematici per il loro potenziale razzista. La ricorrente proponeva invece l’installazione di targhe esplicative.
Il Tribunale federale ha stabilito che la sezione cantonale non ha legittimazione per ricorrere a livello federale, ma anche che l’associazione ha potuto esprimere le proprie ragioni nelle sedi competenti.
La decisione si inserisce nel quadro delle raccomandazioni del gruppo di lavoro cittadino incaricato nel 2020 di valutare i reperti storici controversi. Le scritte, secondo uno studio del Politecnico di Zurigo, risalgono in realtà al 20esimo secolo, in un contesto di “reinvenzione della città vecchia”.
A Mendrisio si dibatte sui mori delle processioni
Il Quotidiano 10.02.2024, 19:00