L’ambiente resta il focus, ma per perseguire le proprie politiche si pone maggiormente l’accento su quanto fa l’economia. È quanto emerso domenica a Mendrisio dall’assemblea ordinaria dei Verdi del Ticino. Un’occasione, per il partito, di fare il punto della situazione e valutare come muoversi nei prossimi mesi. La RSI ha intervistato Marco Noi, co-coordinatore dei Verdi del Ticino.
I temi ambientali hanno perso slancio e non riescono più a smuovere le masse degli anni passati. Questo come si riflette nel vostro lavoro? Vi spinge a mettere l’accento anche su altre tematiche?
“Chiaramente noi puntiamo sempre su clima e biodiversità, perché sono i nostri cavalli di battaglia. È però chiaro che nel frattempo sono arrivati elementi che fanno un po’ di più rumore e suscitano una preoccupazione magari più immediata, come quelli economici legati anche ai premi di cassa malati. Sicuramente proprio per poter portare avanti i nostri obiettivi ambientali, dobbiamo fare in modo che le persone se li possano permettere e quindi che i costi dovuti agli interventi sul clima possano essere sostenibili. Anche per questo motivo ci stiamo muovendo molto sul piano economico, in particolare dei salari”.
Pochi giorni fa il governo cantonale ha respinto la vostra mozione per creare un fondo per far fronte alle calamità climatiche. Alla luce degli aiuti comunicati negli ultimi due giorni, con cui Cantone e Confederazione si fanno carico dei danni in Vallemaggia, credete ancora nella necessità di questo fondo?
“Intanto siamo rassicurati per la Vallemaggia e il Grigioni italiano, perché loro si sentono più rassicurati in quanto sono confrontati con costi importanti che vengono coperti. Il problema, però rimane: secondo me la bocciatura del fondo di emergenza climatico e anche per gli adattamenti è un errore strategico. Non si può andare sempre in emergenza con questo tiki-taka, in cui il governo aspetta cosa fa il Consiglio federale: il governo deve prendere in mano la situazione, anche risolvendo eventuali problemi normativi”.
Nel suo intervento in seno all’assemblea, il co-coordinatore Marco Noi ha ribadito la determinazione del partito a contrastare con più forza i tagli ai servizi pubblici e a difendere le prestazioni per la popolazione e l’ambiente. Ha poi evidenziato l’importanza di una comunicazione più incisiva, necessaria “per smascherare le responsabilità della maggioranza di centrodestra e del mondo economico nelle attuali crisi”. Ha quindi parlato di salari bassi e di sgravi per pochi.
A Mendrisio è inoltre stata presentata una nuova iniziativa che chiede un congedo di diciotto settimane per entrambi i genitori. Un congedo che, sottolinea il partito, permetterà ai neogenitori di meglio gestire l’arrivo di un figlio, ma soprattutto permetterà il raggiungimento di una parità di genere “evitando di vincolare la donna al ruolo di prestatore di cure”.

Verdi in assemblea, scontro con l'economia
Il Quotidiano 25.05.2025, 19:00






