È a Breganzona, uno dei quartieri che potrebbero cambiare velocità, che il comitato “LuganoZone30” ha deciso di esporre i punti a favore del progetto. Qui quasi tutte le strade potrebbero trasformarsi in zone 30. Una novità, che in altri quartieri è già da tempo la norma. Il gruppo interpartitico sostiene il progetto e ne sottolinea i vantaggi: migliore qualità di vita, riduzione del rumore e maggiore probabilità di evitare incidenti anche mortali.
“A Viganello è da vent’anni che abbiamo quasi tutte le vie zona 30 e devo dire che tutta la popolazione è soddisfatta”, spiega Laura Tarchini, “nessuno si è mai lamentato. Quindi, proiettare questo discorso anche ad altri quartieri meno fortunati di noi è l’obiettivo del Municipio a favore della sicurezza”. Se i cittadini voteranno a favore, i chilometri di strada a velocità moderata passeranno da 71 a 109. “Sono zone che già naturalmente ti invitano ad andare a 30 all’ora”, precisa un altro membro del comitato, Andrea Togni. A suo parere, la differenza la farà il fatto che in futuro queste strade saranno identificabili: “Spero che induca tutti a rispettare i limiti, a rispettare la struttura delle strade, ad andare veramente a una velocità che sia adeguata”.
La pensano diversamente i promotori del referendum “FERMI TUTTI!”: il loro timore è che si vada verso un’introduzione generalizzata del limite a scapito della scorrevolezza del traffico. Non così per i fautori, che anzi vedono rinfrancati i loro propositi nelle odierne direttive del Consiglio federale.

Più limiti per introdurre le zone 30
SEIDISERA 03.09.2025, 18:00
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Il dibattito si è acceso anche attorno al costo del progetto, 1 milione e 390’000 franchi. Pure su questo punto i sostenitori rispondono coi fatti: la cifra è già ridotta perché il consiglio comunale ha deciso di non rinnovare la segnaletica delle zone 30 già esistenti. “Quindi, praticamente, questo credito si è dimezzato e direi che il costo previsto a questo punto sia adeguato, sopportabile, ragionevole” conclude Danilo Baratti del comitato LuganoZone30. Il 28 settembre i cittadini, alle urne, decideranno a che velocità ci si muoverà a Lugano.