Un minuto di silenzio e 5’000 cartoline con una garza “insanguinata” alzate dal pubblico di Piazza Grande. Così, su iniziativa di un comitato di cittadini, al Festival di Locarno giovedì sera si è voluto dire “Stop al genocidio” nella Striscia di Gaza.
“Si è voluto rendere visibile il NO all’indifferenza, NO all’inazione dei governi, a cominciare da quello svizzero, che in virtù del diritto umanitario internazionale di cui è custode, ha l’obbligo legale di adottare misure concrete per fermare tutti i crimini di guerra, ovunque avvengano”, si legge in un comunicato nel quale si chiedono non solo l’apertura delle frontiere della Striscia agli aiuti umanitari, ma anche la liberazione degli ostaggi di Hamas e di tutti i prigionieri palestinesi detenuti illegalmente in Israele. Nei confronti di Tel Aviv i promotori dell’iniziativa chiedono quindi sanzioni, perché la neutralità “non è equidistanza (...) fra un carro armato e un bambino affamato”.
Il direttore artistico del Locarno Film Festival, Giona Nazzaro, al termine della manifestazione ha dichiarato dal palco: “Siamo con voi, grazie”. Dalla piazza si è dunque levato un applauso.

A Locarno omaggio cinematografico a Gaza
Telegiornale 07.08.2025, 20:00