Studiare le nuvole da vicino per capire come si formano le precipitazioni in montagna: è l'obiettivo della nuova campagna di misurazioni lanciata a Davos a febbraio con l'utilizzo di un pallone frenato.
Si tratta di un aerostato ancorato al suolo con un diametro di otto metri, in grado di raggiungere un'altezza di 800, dotato di diversi strumenti per studiare i processi fisici che avvengono all'interno delle nuvole.
"La nostra campagna unisce per la prima volta la fisica delle nuvole e quella della neve", spiega Michael Lehning dell'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe WSL e del Politecnico federale di Losanna.
Il pallone è dotato di un dispositivo olografico che cattura le immagini delle particelle delle precipitazioni. Grazie a questo materiale, i ricercatori possono misurare la distribuzione delle dimensioni e determinare se si tratta di gocce di acqua allo stato liquido o di piccole particelle di ghiaccio.