È sfociata in due decreti d’accusa l’inchiesta per maltrattamenti avviata, grazie a una segnalazione, su un asilo nido del Luganese. Contro le educatrici arrestate nel settembre scorso (e successivamente scarcerate) la procuratrice Pamela Pedretti ha ravvisato i reati di coazione e vie di fatto, proponendo sei mesi di carcere sospesi e il pagamento di una multa. Cadute invece le ipotesi di lesioni semplici e violazione del dovere di assistenza o educazione.
Gli inquirenti hanno accertato una serie di strattonamenti, comportamenti bruschi ed espressioni inappropriate. Il tutto sull’arco di un anno, ai danni di oltre dieci bambini. Fatti gravi, anche se le indagini hanno ridimensionato il quadro che, sulle prime, sembrava essere emerso.
Le due donne (una cittadina svizzera e la responsabile educativa della struttura, di nazionalità portoghese) non si sono opposte ai decreti. Il caso è però approdato comunque alle Assise Correzionali, perché alcuni degli accusatori privati hanno impugnato la decisione, contestando il mancato riconoscimento dell'indennizzo per le spese legali. La questione verrà evasa dal giudice Amos Pagnamenta con procedura scritta.

Maltrattamenti accertati
Il Quotidiano 02.08.2021, 21:30