Ticino e Grigioni

Accoltellamento a Lugano, le testimonianze a cinque anni di distanza

Nel 2020, in un grande magazzino, una donna colpì Celine al collo con un coltello gridando “Allah u Akbar” e ferì Ylona alla mano - Per la prima volta le due donne raccontano la loro storia

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Nel posto sbagliato al momento sbagliato

Falò 25.11.2025, 20:50

Di: Katia Ranzanici e Marco Tagliabue (Falò) 

Il 24 novembre 2020, una mattina tranquilla a Lugano si trasforma in un incubo per Celine, aggredita in un grande magazzino. “Non potevo credere che stesse succedendo a me,” racconta. Una giovane donna, spinta da ideologie estremiste islamiche, colpisce Celine al collo gridando “Allah u Akbar”, lasciandola a terra con ferite gravissime.

L’attacco provoca il panico tra i clienti. Ylona, si rende presto conto della gravità della situazione e anche se ferita ad una mano, si unisce al tentativo di fermare l’assalitrice. “Sembrava indemoniata,” racconta, descrivendo la forza della donna e il caos che regnava nel negozio.

L’intervento delle forze di polizia e dei soccorritori è immediato. Trasportata d’urgenza all’ospedale, Celine affronta interventi chirurgici per le gravi ferite al collo e altre lesioni. “Sono viva per un miracolo,” dichiara, riflettendo sulle cicatrici fisiche ed emotive che la accompagneranno per sempre. Dopo un lungo periodo di riabilitazione, Celine torna a casa, ma la paura e il trauma continuano a segnarla. “Avevo sempre l’idea che l’aggressore potesse tornare,“ confida.

L’autrice dell’attacco, con una storia complessa di radicalizzazione e problemi psichiatrici, viene processata e condannata a 10 anni e 6 mesi per tentato omicidio con movente terroristico. La difesa ha cercato di attribuire l’atto alla malattia mentale, ma il tribunale ha stabilito chiaramente la gravità del gesto.

Cinque anni dopo l’attacco, Celine e Ylona trovano per la prima volta il coraggio di raccontare la loro storia, evidenziando come nessuno sia davvero al sicuro. “In un centro commerciale come quello di Lugano, che pensavo fosse un luogo sicuro, sono stata aggredita. Non dimenticherò mai,” afferma Celine.

La loro storia è un potente promemoria che il terrorismo può colpire ovunque, cambiando le vite di persone innocenti.

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