Ticino e Grigioni

Caso Hospita, la CRP: no a un procuratore esterno

La Corte dei reclami penali ha respinto la richiesta di ricusa di tutti i procuratori pubblici ticinesi. Era stata avanzata degli eredi dell’azionista di maggioranza della società, attiva nel settore sanitario e coinvolta in presunte malversazioni finanziarie

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Nuovi sviluppi nel caso Hospita
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RG 07.00 del 27.11.2025 - Il servizio di John Robbiani

RSI Info 27.11.2025, 06:30

  • Immagine d'archivio Tipress
Di: Radiogiornale-John Robbiani/M. Ang. 

In Ticino si torna a parlare del caso Hospita: la complessa vicenda giudiziaria che riguarda la società attiva nel settore sanitario, coinvolta in presunte malversazioni finanziarie. La Corte dei reclami penali (CRP) ha infatti respinto la richiesta di ricusa di tutti i procuratori pubblici ticinesi, ricusa che era stata avanzata degli eredi dell’azionista di maggioranza della società. Difficilmente verrà dunque nominato un procuratore straordinario esterno.

La CRP ha dunque deciso: il ministero pubblico e i procuratori pubblici ticinesi possono continuare a occuparsi del caso Hospita. E questo anche se significa indagare l’eventuale coinvolgimento di un loro collega, il procuratore pubblico Alvaro Camponovo e suo padre: il dottor Claudio Camponovo (socio di minoranza di Hospita).

Ma facciamo un passo indietro. Gli eredi di colui che era azionista di maggioranza e fondatore della società, morto durante l’inchiesta, si erano rivolti a un avvocato - Paolo Bernasconi - e avevano presentato una denuncia contro tre persone: la direttrice operativa dell’epoca (l’ex granconsigliera leghista Sabrina Aldi), il socio di minoranza di Hospita (il dottor Claudio Camponovo) e suo figlio, il procuratore pubblico Alvaro Camponovo, appunto. Camponovo, la cui elezione in procura era stata sponsorizzata - a livello politico - da Sabrina Aldi . Denunciati a vario titolo per amministrazione infedele, concorrenza sleale, concessione e accettazione di vantaggi.

Le denunce sono state presentate dagli eredi, assieme alla richiesta di ricusa di tutti i procuratori pubblici ticinesi. Indirettamente, dunque, si chiedeva di affidare il caso a un procuratore esterno straordinario. Poiché esisteva il sospetto, secondo i loro legali, che i procuratori ticinesi non garantissero un’adeguata distanza e inparzializtà a livello investigativo.

La Corte dei reclami penali, però, ha visto la situazione in modo diverso. Tecnicamente ci sarebbe ancora spazio per un ricorso al Tribunale federale ma, stando a informazioni della RSI, difficilmente sarà una strada che verrà percorsa.

Per quanto riguarda le accuse, ricordiamo che nei confronti di tutti vale il principio di innocenza. L’avvocato Nicola Fornara, che difende Sabrina Aldi e Claudio Camponovo, le aveva giudicate assurde e minacciato contro-denunce.

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