La notizia dell'avvio di un'inchiesta amministrativa da parte del DECS (Dipartimento educazione, cultura e sport) nei confronti di un docente del Liceo di Bellinzona, da noi anticipata lunedì, ha suscitato una reazione di solidarietà da parte di numerosi studenti dell'istituto, che hanno redatto e firmato due lettere, appese martedì nella sede scolastica.
Le missive appese in sede
Il professore, prossimo alla pensione e messosi in malattia, viene stimato dagli autori non solo per le sue capacità didattiche, ma anche quale "maestro di vita". Non si negano le battute pronunciate in classe, "ma mai volutamente lesive e che non possono infangare le sue competenze e le sue capacità nell'insegnare". Chi si è sentito a disagio, inoltre, ha sempre avuto la possibilità di manifestarlo.
Alla difesa dell'insegnante, si aggiunge la critica per la decisione di aprire il procedimento: "Rovinare la carriera a un docente che ha dato così tanto agli allievi è proprio scorretto", si legge in uno dei due testi.
pon