I presidenti di PLR, Centro, PS, UDC e Verdi hanno firmato una lettera congiunta inviata giovedì al Consiglio di Stato per esprimere una loro riflessione “seria e preoccupata” riguardo il proposto scambio di Dipartimenti tra i Consiglieri di Stato leghisti Norman Gobbi e Claudio Zali.
Consapevoli della prerogativa decisionale che spetta all’Esecutivo, i firmatari hanno tuttavia ritenuto “doveroso” invitare il Governo a valutare con “estrema attenzione l’opportunità” dello scambio, sottolineando l’importanza della stabilità e del rispetto della prassi istituzionale.
A preoccupare i partiti sono soprattutto i tempi e le modalità dell’operazione. “Gli sviluppi delle ultime settimane e le modalità con cui la vicenda è stata gestita sul piano comunicativo e procedurale hanno purtroppo sollevato interrogativi sul piano del rispetto formale e sostanziale delle istituzioni”, scrivono nella lettera.
A livello concreto poi, i presidenti di partito chiedono al Governo quali siano i vantaggi dello scambio: “Ciò produrrebbe nella pratica un beneficio concreto per l’operatività dei singoli dipartimenti? Oppure rischierebbe di tradurre in rallentamenti e nella sospensione di dossier che avrebbero invece bisogno di stabilità e continuità di azione fino alla fine della legislatura?”.
Per queste ragioni i capi di partito concludono con un appello alla responsabilità collettiva: “L’interesse del Cantone e dei cittadini richiede ora che ogni consigliere si concentri sull’efficacia della propria azione”.

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