Si è svolta a Lugano oggi, lunedì, la cerimonia di consegna dei diplomi dell'Università della Svizzera italiana (USI). Un ambito traguardo raggiunto da vari studenti, e anche un'occasione per fare il punto sulle loro prospettive professionali alla fine del percorso accademico. Quali sono le cifre legate alle loro ricerche di lavoro?
"Da 20 anni, facciamo un'indagine ad un anno dalla laurea" e il tempo d'ingresso è uno "veramente dei risultati più positivi", risponde Silvia Invrea responsabile del Servizio carriere e alumni dell'Università della Svizzera italiana: a prescindere dal tipo di diploma conseguito, infatti, "la media è inferiore al mese e mezzo", senza poi contare che "abbiamo oltre la metà dei nostri laureati che trovano lavoro addirittura prima di terminare".
Prospettive di lavoro, quindi, molto confortanti. Si sa però che un ateneo è molto radicato sul territorio. È quindi importante che questi diplomati vi rimangano anche nell'esercizio della professione. Ebbene, stando proprio all'ultima indagine effettuata, "il 56% rimane in Svizzera": una quota che più nel dettaglio si articola in un "28-29% in Ticino e il resto in altri cantoni". Intanto il Servizio carriera e alumni "continua a supportare i nostri laureati nel mondo". Avendo ormai l'USI 12'000 laureati nel mondo, "cerchiamo per esempio di aiutare i nostri studenti che si affacciano al mondo del lavoro, neolaureati in cerca di lavoro, mettendoli in contatto con questa comunità". La "comunità alumni" diviene quindi sempre più importante professionalmente "anche come supporto all'impiego dei nostri laureati".
In questo senso va quindi rilevato che la popolazione di laureati dell'USI "sta crescendo come età professionale": ad oggi la media è di "10 anni esperienza professionale". Ci sono quindi "persone che chiaramente sono già in posizioni apicali", che ritornano quindi come datori di lavoro e "offrono posizioni ai nostri studenti".

USI, prima cerimonia unica per i diplomati
SEIDISERA 15.05.2023, 18:29
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