Ticino e Grigioni

Canicola, come sono tutelati i lavoratori?

L’allerta di grado 3 prevede l’applicazione di diverse misure, garantite anche dalla legge federale - Vediamo quali sono

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Il lavoro al tempo dell'allerta canicola

SEIDISERA 02.07.2025, 18:00

  • Immagine d'archivio Keystone
Di: SEIDISER/Lüönd/M.Mar. 

Nelle regioni della Svizzera italiana l’allerta canicola di livello 3 (la temperatura media è superiore ai 25 gradi per almeno tre giorni consecutivi) è valida ancora fino a venerdì alle 20. Una situazione con cui sono confrontati in particolare i lavoratori attivi all’aperto. Ma non solo.

Come viene tutelata la loro salute? Innanzitutto, la tutela è iscritta nella legge federale sul lavoro. Ma non mancano provvedimenti settoriali, come nel caso della pavimentazione stradale, dove l’allerta di grado 3 fa scattare automaticamente misure di protezione, quali una modifica degli orari di lavoro, con inizio alle 6 del mattino e fine alle 14.

Per l’edilizia ci vuole l’allerta di livello 4

La situazione è diversa nell’edilizia, dove le misure d’urgenza scattano con un allerta di livello 4, ovvero una temperatura media di 27 gradi per almeno tre giorni consecutivi. Situazione che si è verificata, per l’ultima volta, lo scorso anno, dal 10 al 13 agosto, in cui tutta la giornata lavorativa andava anticipata. Queste disposizioni sono previste solo nel Canton Ticino.

Nella situazione attuale, di allerta 3, la giornata sui cantieri può essere di una lunghezza massima di 8 ore e deve concludersi entro le 15. La canicola di questi giorni, per ora, è stata l’occasione per ribadire certe disposizioni ai datori di lavoro e ai lavoratori. Quali sono queste misure? SEIDISERA ha intervistato al riguardo il direttore della sezione ticinese della Società svizzera impresari costruttori (SSIC TI), Nicola Bagnovini.

Alcune disposizioni sono tecniche, come “ombreggiare, se possibile, il luogo di lavoro e organizzare un posto all’ombra per le pause”, ha spiegato Bagnovini, poi “ci sono le misure organizzative, come quella di programmare i lavori più pesanti al mattino, nelle ore più fresche, e se possibile anticipare l’inizio della giornata lavorativa alle 6, Comuni permettendo”. In aggiunta vi sono “le misure personali”, le quali riguardano il comportamento del lavoratore che deve: “Bere molto, evitare bevande alcoliche e fare le pause all’ombra ogni ora”.

C’è un ulteriore attore in questo ambito, che sono i sindacati. Il punto in comune fra i partner sociali è la consapevolezza che i periodi di canicola sono sempre più frequenti e intensi. A fine dicembre scadrà il contratto nazionale mantello per l’edilizia, e si prospetta un confronto, o forse scontro, tra le parti sulle misure anti-canicola. Questo sia sul piano cantonale che su quello nazionale. Il segretario regionale di Unia, Giangiorgio Gargantini, interpellato dalla RSI, ha specificato: “Le discussioni devono essere aperte in tutti i settori”, quindi “laddove abbiamo già degli accordi, dei contratti collettivi, dovremo valutare se questi rispondono alle necessità odierne”. Dove invece “non ci sono misure previste, dovremo fare in modo di portare delle protezioni anche a queste lavoratrici e a questi lavoratori”.

Le misure per gli addetti alla sicurezza stradale

La questione riguarda anche chi lavora sulle strade, come gli addetti alla regolamentazione del traffico in presenza di cantieri. Ed è un problema che nei periodi di canicola “vediamo sulle autostrade, dove la possibilità di ombra è estremamente limitata” ha affermato a SEIDISERA Alex Genini, ingegnere specialista di sicurezza sul lavoro e direttore di Prosegur. Le misure vengono prese “sia durante l’estate, sia durante i periodi particolari di canicola”. Il direttore ha rimarcato che durante “l’estate abbiamo chiaramente un’uniforme adeguata” e “abbiamo anche introdotto da quest’anno il copricapo che è una direttiva Suva”.

Sono inoltre state fatte “delle campagne di sensibilizzazione sull’importanza di bere durante questi periodi”, e “anche di applicare la crema solare”. Quando “arrivano i periodi di canicola abbiamo delle misure supplementari”, quindi “andiamo a spezzare i turni di lavoro per i collaboratori”. Ci sono anche “due auto equipaggiate di un frigo”, da cui “i nostri responsabili della gestione del traffico vanno a distribuire le bibite”.

I collaboratori di Prosegur sono più di 250, perciò è difficile sapere se tutti seguono le direttive, ma grazie a un organo di controllo si verifica che “i nostri collaboratori rispettino le direttive che sono state inoltrate al singolo agente”, ha concluso Genini.

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Canicola e temporali

Il Quotidiano 02.07.2025, 19:00

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