Ticino e Grigioni

Cure sociosanitarie di qualità, le ragioni del sì

Il comitato dei favorevoli all’iniziativa del VPOD punta a migliori condizioni di lavoro, organi di mediazione e una commissione parlamentare di controllo sul settore

  • Ieri, 20:14
02:46

Voto sulle cure infermieristiche, le ragioni del sì

Il Quotidiano 23.05.2025, 19:00

Di: Quotidiano/EssePi 

Il 15 giugno saremo chiamati a votare su un’iniziativa cantonale che tocca il settore sociosanitario. L’obiettivo è di migliorare le condizioni di lavoro; avere valutazioni indipendenti delle strutture sulla loro qualità, organi di mediazione per pazienti e utenti, e una commissione parlamentare di controllo sul settore. 

Nata nel 2022 l’iniziativa del VPOD intende ridefinire le condizioni quadro per il finanziamento degli enti sociosanitari sussidiati dal Cantone e migliorare le condizioni di lavoro di chi opera in questo settore. “In realtà si è fatto ben poco – afferma Raoul Ghisletta, primo firmatario dell’iniziativa – la situazione la conosciamo: stress, carico di lavoro… Sono stati fatti solo interventi limitati nell’ambito della formazione”.

Per Laura Riget, co-presidente del Partito Socialista investire nell’ambito della formazione è importante “ma non basta. C’è un tasso di abbandono dalla professione estremamente elevato. Le persone lasciano la professione perché sono frustrate e i turni sono estenuanti e manca sempre più il tempo per il lato umano”.

“Quello che a noi importa – dichiara Samuele Iembo, membro del comitato cantonale del Partito comunista – è un miglioramento complessivo delle condizioni di lavoro. Partendo dal salariale agli straordinari e a tutto quello che fondamentalmente è la buona vita lavorativa. Riteniamo il contratto collettivo dell’EOC sia un buon punto di partenza”.

Se il primo obiettivo è migliorare le condizioni di lavoro, il secondo è garantire servizi di qualità ai pazienti anche grazie a controlli più stretti sulle singole strutture che verrebbero effettuati ad opera di un ente indipendente scelto dal Cantone ogni tre anni. “La verifica della qualità oggi viene fatta per tutte le strutture che hanno un contratto di prestazione con il cantone. – dichiara Ghisletta – Il problema è che non viene resa pubblica. La popolazione e la politica hanno il diritto di sapere. La trasparenza è un obbiettivo fondamentale che chiede l’iniziativa”.

L’iniziativa chiede poi che tutti gli utenti, i pazienti e i loro familiari siano tutelati meglio nei confronti di ospedali e case anziani con organi di mediazione gratuiti o figure di riferimento create ad hoc come già avviene nella Svizzera tedesca.

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