Il 1° luglio nascerà a Bellinzona un nuovo istituto di ricerca traslazionale, branca che in ambito biomedico punta ad accelerare il processo che dalle scoperte di base porta alla pratica clinica. È il frutto di un anno di incontri e di lavoro che ha portato alla firma di un accordo fra l’Ente ospedaliero cantonale e l’Università della Svizzera italiana. EOC e USI lo gestiranno nella misura del 50% ciascuno.
Il nuovo IRT, si legge in una nota diffusa martedì, si occuperà, in particolare, di patologie cardiache e neurologiche, e del ruolo che i microrganismi intestinali hanno nell’insorgenza dei tumori. Una divisione lavorerà, invece, sulle tecniche più avanzate per la rigenerazione dei tessuti. Ma in futuro anche altri settori potranno entrare nell’orbita dell’Istituto.
Evoluzione dei laboratori che l’EOC ha creato già nel 2021 ma gestito finora con ristretti margini finanziari, avrà sede nello stesso edificio di Via Chiesa che già ospita lo IOR (Istituto oncologico di ricerca) e l’IRB (Istituto di ricerca in biomedicina).

Il Civico cambia volto
Il Quotidiano 12.06.2025, 19:00