Quattromila metri quadrati di superficie, più di 500 di uno stabile di servizio: sono i numeri del progetto Urbino_18 realizzato dallo studio canevascini&corecco in collaborazione con lo studio delorenzi la rocca architetti per le Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi, di cui martedì è stata ufficialmente posata la prima pietra. Prevede officina e deposito degli autobus, che dal 2027 (quando si concluderanno i lavori iniziati da pochi giorni) consentirà di razionalizzare la manutenzione della flotta, di offrire spazi più ampi e funzionali al personale e di predisporre aree per l’elettrificazione dei mezzi.

La posa della prima pietra
“Quando nel 2017 abbiamo avviato un’analisi a 360 gradi sull’azienda, abbiamo tracciato un percorso di modernizzazione che oggi prende forma in vari progetti concreti, tra cui: il rinnovamento della flotta autobus, i nuovi convogli Stadler, da poco in servizio sulla linea ferroviaria, la futura progressiva elettrificazione della flotta autobus. Non è stato un iter semplice, tra alternative valutate e ricorsi, ma oggi celebriamo l’avvio dei lavori di un’infrastruttura che risponde a esigenze logistiche e strategiche e che guarda al futuro del trasporto pubblico”, ha spiegato il presidente del CdA delle FART, Paolo Caroni. Erik Fregni, responsabile del dipartimento tecnico, ha spiegato che la struttura attuale di Locarno non risponde più alle esigenze: costruita negli anni Sessanta per una ventina di mezzi, non è sufficiente per la flotta attuale che supera i 60 autobus, molti dei quali articolati.