Approfondimento

I social media: paradiso o inferno per ragazzi e giovani?

Una influencer, una dottoressa, una psicologa e alcuni studenti del Liceo di Lugano hanno discusso di come l’esposizione costante a standard di bellezza irrealistici possa generare insoddisfazione e senso di inadeguatezza, soprattutto nelle ragazze

  • Oggi, 14:19
  • Oggi, 14:25
1:01:02

Il peso del “bling-bling”

RSI Modem 05.05.2025, 08:30

Di: Modem/Redazione RSI Info 

Il mondo dei social media è fatto di ragazze sexy e bellissime, ragazzi affascinanti e muscolosi, sicuri di sé, con vite spettacolari, che passano il tempo a divertirsi in compagnia di una moltitudine di super amici, durante viaggi strepitosi, in luoghi idilliaci, mangiando cibi degni della tavola di un re, in alberghi di lusso, viaggiando su macchine costosissime, vestiti sempre all’ultimissima moda.

La vita reale, tuttavia, non è davvero così. Lo si sa. Eppure, per tantissimi ragazzi, adolescenti e giovani, le immagini che trovano su Instagram e TikTok diventano il metro per misurare sé stessi. Il confronto con il mondo patinato che viene mostrato sui social, può essere pesantissimo sulla soddisfazione per la propria vita, sull’immagine di sé, sulla percezione della propria identità. Preoccupa quindi l’aumento di comportamenti a rischio tra i giovani, come disturbi alimentari o eccessiva frequentazione della palestra, legati alla ricerca di un’immagine corporea ideale.

“Mi sono spesso ritrovata a confrontarmi con modelle molto più belle, sentendomi in uno stato mentale brutto”, ha confessato ai microfoni della RSI Eloise, una delle studentesse della III C che ha partecipato al dibattito sul tema proposto da Modem, mettendo a confronto i pareri di alcuni giovani del Luganese – tra cui la 22enne influencer Valeria Vedovatti - e quello di esperte in materia.

ModemGiovani.png

Gli allievi della III C in studio con gli ospiti della puntata dedicata a giovani e social media

  • RSI

La psicologa e psicoterapeuta Sara Ferrero ha sottolineato l’importanza di un contesto di supporto: “Se ho un background forte che intendiamo come famiglia, scuola, amici, pari che sono in grado di supportarmi questo effetto può essere mitigato molto”.

Rosalba Morese, ricercatrice e docente all’USI, ha evidenziato come il cervello percepisca le esperienze virtuali come reali: “In ambito virtuale l’impatto può essere anche amplificato sulle emozioni negative Quando viviamo delle situazioni di esclusione sociale il nostro cervello percepisce un’esperienza simile al dolore fisico”.

La psichiatra Sara Fumagalli ha messo in luce la maggiore vulnerabilità femminile; ha inoltre sottolineato l’importanza dell’età di approccio ai social: “La differenza sull’impatto benefico o malefico che può avere l’incontro con l’identità sociale e quindi i social media è che non arrivi troppo prematuramente”.

Valeria Vedovatti.png

Valeria Vedovatti: l'influencer ticinese ospoite di Modem

  • RSI

L’influencer Valeria Vedovatti ha condiviso alcuni insegnamenti ricavati dalla sua esperienza personale: “Quando ero più piccolina (ha aperto il suo canala YouTube nel 2017 quando aveva 14 anni e oggi è una nota youtuber e tiktoker con milioni di follower) su 1’000 commenti positivi quello negativo lo notavo sempre e ci stavo male”. Ha anche offerto consigli ai giovani: “Mi sento di consigliare di avere sempre la consapevolezza di quanto siano staccati la vita vera e i social”.

Tutti concordano sull’importanza di educare i giovani a un uso consapevole dei social media, fornendo loro gli strumenti per gestire le pressioni e le aspettative irrealistiche che possono incontrare online. Come suggerito da Chiara Ferrero, quando la pressione diventa eccessiva, è fondamentale “staccare” e cercare supporto nelle relazioni reali.

Il consiglio? Imparare a filtrare le informazioni, essere consapevoli della differenza tra realtà e mondo virtuale, e non esitare a “staccare” quando la pressione diventa eccessiva, cercando supporto nelle relazioni reali.

È una questione di equilibrio. La sfida per i giovani è utilizzare i social come strumento positivo, mantenendo una sana vita offline e coltivando la propria unicità al di là degli standard imposti.

1:01:01

Il peso del “bling-bling”

Modem 05.05.2025, 08:30

  • Ti_Press_SA
rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare