Il picco della presenza di zecche nei nostri boschi é arrivato un po’ in ritardo quest’anno ma ora la presenza di questi piccoli ectoparassiti è massiccia e si registrano anche in Ticino i primi casi della borreliosi di Lyme, una malattia causata da questi insetti che in Svizzera colpisce ogni anno mediamente 12’000 persone. È quindi utile sapere come comportarsi quando si viene morsi.
Otto zampe, parente dei ragni e con un ciclo di vita che può arrivare fino a sei anni. È un acaro che vive nel sottobosco e si spinge fino al massimo a 1’600 metri di altezza. È questo l’identikit base delle zecche. Sono attive da marzo fino a fine novembre, spiega ai microfoni del Quotidiano della RSI Simona Casati Pagani, biologa. “Si dice che ci sono due momenti in primavera e in autunno ma può variare, dipende dalle condizioni meteo. Quest’anno siamo partiti forse un po’ dopo, perché ha piovuto tanto, era freddo ma adesso la stagione è iniziata anche per loro”.
In questo periodo le zecche sono ben presenti, quindi anche in Ticino si registrano nei pronto soccorso e negli studi medici del cantone alcuni casi di borreliosi di Lyme, una delle due malattie causate dalle zecche.
La zecca che troviamo in Ticino (Lxodes ricinus) è la più diffusa in Svizzera e in Europa - spiega Casati Pagani. La troviamo dal Portogallo alla Russia, dal Nord Africa alla Scandinavia: “trasmette principalmente due malattie, la borreliosi di Lyme (causata da un batterio che si chiama Borrelia burgdorferi) e la meningoencefalite (causata da un virus). Ora quest’ultima malattia, la meningoencefalite, non è presente in Ticino, mentre è presente negli altri cantoni della Svizzera. La borreliosi di Lyme, invece, è presente in tutta la Svizzera”.
Non tutte le zecche, però, sono portatrici di malattie. Inoltre, è bene sapere che per la meningoencefalite da zecca esiste un vaccino. “L’Ufficio federale di sanità pubblica lo consiglia in tutti i cantoni della Svizzera tranne in Ticino. Ma è consigliabile che si faccia vaccinare chi, dal Ticino, frequenta queste zone a rischio”, sottolinea la biologa.
A livello preventivo si consiglia inoltre l’uso di abiti lunghi e spray repellenti quando si cammina nei boschi. Una volta rientrati a casa è bene controllare tutto il corpo.
Nel caso si venga punti la prima cosa da fare e togliere la zecca immediatamente (senza aspettare di andare in farmacia o dal medico), prendendo una pinzetta ed estraendola, spiega Casati Pagani. “Non bisogna mettere liquidi prima di estrarla, perché il liquido provoca l’effetto contrario: la zecca si sente soffocare e rigurgita, e se trasporta agenti patogeni potrebbe trasmetterli prima”.
In caso di malessere, come sintomi influenzali o un alone rosso attorno al morso della zecca, bisogna rivolgersi al medico.