Il Consiglio di Stato ticinese ha inviato oggi (mercoledì) una lettera formale al Consiglio federale, esprimendo profonda preoccupazione per la drammatica situazione umanitaria in Palestina, in particolare nella Striscia di Gaza. Il Governo ticinese chiede che “la Svizzera assuma una chiara e coraggiosa posizione di condanna nei confronti dell’occupazione israeliana e delle violazioni del diritto internazionale umanitario, onorando così la tradizione umanitaria elvetica, come esplicitato anche dall’articolo 54 della Costituzione federale, e soprattutto dalla sua responsabilità di Paese depositario delle Convenzioni di Ginevra”.
“La lettera odierna - ha detto ai microfoni di SEIDISERA il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi - ha voluto prendere posizione soprattutto in difesa dei diritti umani in un conflitto dove ad andarci di mezzo sono purtroppo i civili, in particolar modo i bambini”. Gobbi ha ribadito che si è trattato di “una decisione presa dal Governo, in maniera collegiale, nell’ambito della ponderazione delle varie sensibilità. Non siamo entrati in materia di questioni geopolitiche, ma solo di questioni umanitarie”.
Nel documento, si sottolinea come l’attuale crisi abbia raggiunto livelli insostenibili e accusa la Confederazione di non fare abbastanza per proteggere la popolazione civile. Nel dettaglio, la lettera del Consiglio di Stato ticinese chiede che il Consiglio federale, senza ulteriori indugi:
si adoperi per favorire una pace duratura in Medio Oriente basata sul dialogo;
faccia in modo che siano garantiti tutti gli sforzi diplomatici affinché venga ristabilito urgentemente il rispetto del diritto umanitario internazionale;
condanni in modo chiaro e inequivocabile le gravissime e reiterate violazioni del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario commesse nella Striscia di Gaza dal Governo dello Stato di Israele, ribadendo la necessità di una liberazione immediata di tutti gli ostaggi israeliani ancora detenuti da Hamas;
operi perché siano garantiti l’immediata distribuzione e l’accesso agli aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza attraverso il CICR e le organizzazioni internazionali riconosciute e i canali consueti in ottemperanza alle Convenzioni vigenti, ed evitando qualsivoglia politicizzazione dell’aiuto umanitario.
Il Ticino si unisce così alle voci internazionali che chiedono un’azione urgente e concreta per fermare la sofferenza della popolazione palestinese e per il rilascio degli ostaggi israeliani ancora detenuti da Hamas.

Gaza, Governo ticinese chiede che Berna condanni Israele
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