Due pecore sarebbero state uccise dal lupo ad Artore, a ridosso del centro abitato, a 15 metri dalla fermata del bus. Si attendono ancora le conferme del DNA, ma c’è timore tra chi vive nella zona, anche se è almeno dal 1900 che non si hanno riscontri di ferimenti da parte del predatore ai danni dell’uomo.
“Siamo molto preoccupati perché, si sa, Bellinzona è una città a misura di famiglia. Quindi i nostri ragazzi girano a piedi per andare a scuola. Dobbiamo avere attenzione per chi ha paura in questo momento”, afferma ai microfoni del Quotidiano Vito Lo Russo, capo del Dicastero anziani e ambiente della Città di Bellinzona. La zona del ritrovamento dista 15 minuti a piedi dal centro.
“C’è il sentiero del bosco che passa di qua e va al castello e ci sono altri sentieri che sono frequentati da molta gente. Bisogna fare qualcosa perché non è possibile andare avanti così”, dice Luca Ponzio, agricoltore della zona e proprietario delle due pecore uccise.
Il margine di manovra per la Città di Bellinzona non è molto: Lo Russo indica che lunedì mattina verrà preso contatto con i servizi cantonali “per cercare di trovare delle soluzioni insieme” e “sensibilizzarli sul fatto che la popolazione di Bellinzona in questo momento è davvero preoccupata”. E aggiunge: “Dal nostro punto di vista il Cantone qualcosa adesso deve pur fare”. Per il momento, gli uffici cantonali preferiscono non esprimersi.