La costruzione delle nuove trasversali ferroviarie alpine volge ormai al termine, con il completamento del tunnel del Monte Ceneri che - anche se gli ultimi mesi rappresentano una grande sfida - sarà inaugurato puntualmente il 4 settembre 2020 e messo in funzione il 13 dicembre successivo.
La delegazione di vigilanza delle Camere federali ha presentato venerdì il suo ultimo rapporto dopo aver elaborato 60 raccomandazioni (in particolare durante le difficoltà geologiche del periodo 2000-2007) e aver vegliato per 21 anni sui lavori e sulle spese. A fine novembre sarà sciolta come approvato da tempo dal Parlamento.
"Una storia di successo", ha sottolineato davanti alla stampa il presidente Olivier Français (PPLR/VD) a partire dal referendum che portò il popolo ad approvare alle urne il "progetto del secolo" con il 64% dei voti nel 1992. Il vicepresidente, Thomas Müller (UDC/SG) ha ricapitolato i costi, che ammonteranno a 17,70 miliardi di franchi alla conclusione dell'opera, con un aumento del 45% rispetto alle stime iniziali ma con un ampio margine rispetto al credito votato di 19,1 miliardi (ai prezzi del 1998). Il fabbisogno effettivo sarà di 22,75 miliardi.
Sul fronte delle esercizio, rispetto alla pianificazione iniziale resteranno due divergenze nel 2022. I treni nella galleria del San Gottardo potranno viaggiare fino a 230 km/h e non a 250 e i convogli di 1,5 chilometri di lunghezza non potranno essere la regola. L'obiettivo di un tempo di percorrenza sotto le 3 ore da Zurigo a Milano, tuttavia, sarà rispettato.